Il presidente della Federazione di polizia e gli analisti hanno avvertito che i gruppi attivi in Irlanda del Nord hanno pianificato di colpire obiettivi nel Regno Unito
Terry Spence, presidente della Federazione di polizia dell’Irlanda del Nord, ha detto a PoliceOracle.com che tutte le indicazioni suggeriscono che i gruppi terroristici adesso vorrebbo proseguire con il desiderio di attaccare obiettivi fuori dalla provincia – e ha avvertito i colleghi inglesi e del Galles.
Spence ha anche espresso la preoccupazione che i componenti di queste cellule possano essere “puliti” – ossia mai condannati per qualsiasi reato – fatto che li renderebbe ancora più difficili da individuare.
Come precedentemente riportato su PoliceOracle.com, già in precedenza ci sono state preoccupazioni per attacchi nel Regno Unito da parte dei repubblicani, sebbene non siano ancora stati compiuti.
Nel maggio 2011, la polizia metropolitana di Londra ha ricevuto un avvertimento bomba in codice poco prima che la Regina si recasse in visita a Dublino – anche se non venne trovato alcun ordigno. Un gruppo armato repubblicano si assunse la responsabilità dell’avvertimento.
Il livello di minaccia di questo tipo di terrorismo nel Regno Unito resta “moderato” – anche se attualmente il livello in Irlanda del Nord è definito “grave”.
Terry Spence, che ha più di 30 anni di esperienza nella Royal Ulster Constabulary e nel Police Service of Northern Ireland (PSNI), ha detto che i gruppi terroristici sono cresciuti nei loro livelli di sofisticazione. Ha anche sottolineato che la storia ha mostrato chiaramente come i terroristi punteranno al Regno Unito per promuovere la loro causa.
Il presidente ha aggiunto: “Purtroppo, la storia ha un’orribile abitudine a ripetersi. È certamente molto probabile che attualmente siano presenti cellule operanti nel Regno Unito”.
Spence è stato appoggiato da eminenti analisti dell’anti terrorismo, che hanno confermato “la decisione” di attaccare gli obiettivi nel Regno Unito.
Andy Oppenheimer, esperto di equipaggiamenti, tecnologie esplosive e tattiche dei repubblicani irlandesi, ha detto che la situazione si è ulteriormente complicata perché la nuova generazione di terroristi ha obiettivi più disparati rispetto ai vecchi Provisional IRA.
“È difficile capire quello che sono propensi a fare, perché sono così frammentati”, ha detto Oppenheimer, che è l’autore di IRA: The Bombs and the Bullets: a History of Deadly Ingenuity e membro dell’International Association of Bomb Technicians. “Coloro che erano coinvolti nella Provisional IRA erano indubbiamente spietati, ma erano anche politicamente sofisticati, con obiettivi definiti.
“Detto questo, però, se ora l’attività repubblicana è presente nel Regno Unito questo potrebbe impostare le cose in una direzione completamente diversa. Il Provisional IRA lo ha fatto questo negli anni Settanta e Ottanta e soprattutto negli anni Novanta, quando hanno fatto esplodere alcune imponenti autobombe nella città di Londra – con il motto «Una bomba a Londra vale 20 bombe a Belfast». Colpire nel Regno Unito adesso sarebbe difficile, ma non impossibile”.
Anche Justin Crump, Chief Executive della compagnia di gestione del rischio Sybilline, crede che i repubblicani abbiano un forte desiderio di compiere attentati sul continente.
Ha spiegato che potevano sfruttare i collegamenti ad una infrastruttura che esiste ancora dai tempi dei Provisional IRA – con simpatizzanti in alcune aree che potrebbero essere impiegati per aiutare. Inoltre ritiene che l’avvertimento bomba del 2011 è stato un vero e proprio tentativo di un gruppo repubblicano per verificare se le loro procedure avrebbero funzionato.
Ma Crump ha anche sottolineato che la Garda irlandese – insieme con la PSNI – aveva segnato notevoli successi nel prendere sia terroristi che armi in Irlanda, e che i gruppi repubblicani sono stati gravemente ostacolati nel raggiungimento delle loro aspirazioni.
“Senza dubbio, tuttavia, c’è la determinazione per attaccare – e vorrei condividere l’opinione che attualmente esistono cellule dormienti nel Regno Unito”, ha aggiunto.
Tratto da Police Oracle
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Dissident Republican groups ‘have UK sleeper cells’
Police Federation chairman and law enforcement analysts warn that groups active in Northern Ireland have plans to strike mainland targets.
Terry Spence (pictured), Chairman of the Police Federation for Northern Ireland, told PoliceOracle.com that all the indications suggested that terrorist groups would now move to further their desire to attack targets outside of the province – and he had contacted colleagues from the Fed in England and Wales to warn them.
Mr Spence also expressed concern that the individuals involved in the cells may have “clean hands” – having not been convicted of any criminal matters – making them more difficult to detect.
As previously reported on PoliceOracle.com, there have been concerns of mainland attacks by dissident Republicans for some time, although these have not yet come to pass.
In May 2011, the Met received a coded bomb warning shortly before the Queen visited Dublin – although no device was found. A dissident group claimed they were responsible.
The threat level from this type of terrorism on the UK mainland remains at Moderate – although it is currently at the upper-end of Severe in Northern Ireland.
Mr Spence, who has more than 30 years of experience in the Royal Ulster Constabulary and the Police Service of Northern Ireland (PSNI), said terrorist groups had grown in their levels of sophistication. He also pointed out that history clearly showed terrorists would target the UK mainland to further their cause.
The chairman added: “Unfortunately, history has a horrible habit of repeating itself. It is certainly highly likely that are currently cells operating on the mainland UK.”
Mr Spence was backed in his views by senior counter-terrorism analysts, who agreed that there was “a determination” among the terrorists to attack mainland targets.
Andy Oppenheimer, an expert on Irish Republican equipment and bomb technologies and tactics, said the situation was further complicated because the new generation of terrorists were far more disparate in their aims than the old Provisional IRA.
“It is difficult to understand what they are likely to do because they are so splintered,” said Mr Oppenheimer, who is the author of IRA: The Bombs and the Bullets: a History of Deadly Ingenuity and a member of the International Association of Bomb Technicians. “Those involved in the Provisional IRA were undoubtedly ruthless, but they were also politically sophisticated with defined objectives.
“That said, however, if there is now dissident Republican activity on the mainland UK it could set things off in a totally different direction. The Provisional IRA did this in the 1970s and 80s, and especially in the 1990s, when they set off several massive vehicle bombs in the City of London – with the maxim, ‘One bomb in London is worth 20 in Belfast.’ Attacking the mainland now would be difficult, but not impossible.”
Justin Crump, Chief Executive of risk management firm Sybilline, also believed that Republican dissidents had a strong desire to carry out attacks on the mainland.
He explained they could exploit links to a infrastructure that still existed from the days of the provisionals – with sympathisers in some areas who could be deployed to assist. In addition, he believed that the 2011 bomb warning was a genuine attempt by a dissident group to check whether their procedures would work.
But Mr Crump also stressed that the Irish Garda – along with the PSNI – had scored some notable successes in taking both terrorists and weapons out of circulation in Ireland, and that the groups were being severely hindered in their aspirations.
“Without doubt, however, there is a determination there to attack – and I would share the view that there are sleeper cells currently in existence on the UK mainland,” he added.