Les Enfants Terribles

Niente discorsi pubblici per Dee Fennell

Damien Dee Fennell

Il prominente repubblicano Dee Fennel ha ottenuto il rilascio con la condizionale dopo essere apparso in tribunale nella giornata di mercoledì

L’importante attivista repubblicano era accusato di favorire il terrorismo. Il giudice adesso gli vieta di fare discorsi pubblici.

Damien “Dee” Fennell è comparso presso l’Alta Corte di Belfast mercoledì e il divieto di pronunciare discorsi pubblici è stato imposto come una delle condizioni per il rilascio.

Il giudice ha deciso che il trentatreenne potrà essere rilasciato dopo essersi impegnato a rispettare i termini, tra cui quello di non pubblicare materiale online. Dee Fennell, di Ardoyne, è anche accusato di aver invitato la gente a sostenere un’organizzazione proscritta.

Le accuse si riferiscono al discorso tenuto da Dee Fennell durante la commemorazione della Rivolta di Pasqua del 1916 che si è tenuta nel cimitero St Colman di Lurgan. Il suo discorso fu registrato e pubblicato su Internet, per essere rimosso quando i media locali avevano riferito che la polizia stava indagando sui contenuti.

Gli agebti della PSNI hanno perquisito la casa di Dee Fennell il 20 aprile e hanno recuperato, dietro un forno microonde, una pagina manoscritta del discorso, ha spiegato l’avvocatessa dell’accusa. Il repubblicano ha sempre negato qualsiasi incoraggiamento al terrorismo.

Durante gli interrogatori l’avvocato dofensore di Dee Fennell ha letto una dichiarazione in cui il repubblicano descriveva i commenti sulla lotta armata e sull’esistenza dell’IRA come una sua opinione personale. Fennell, che è anche portavoce del Greater Ardoyne Residents Collective – il comitato che si oppone alle marce dell’Orange Order a North Belfast, partecipava all’evento organizzato dall’IRPWA – Irish Republican Prisoners Welfare Association -, l’associazione repubblicana che si occupa di una parte dei prigionieri politici.

In una parte del discorso Fennell diceva che un “micro ministro britannico” si sarebbe poi presentato in quello stesso cimitero. L’accusa crede che questo fosse un esplicito riferimento ad uno dei ministri dello Sinn Féin eletti a Stormont.

Opponendosi al rilascio con la condizionale, l’avvocatessa ha spiegato che Dee Fennell non riconosce il tribunale e non rispetterà le condizioni previste. Ma il giudice Weir ha osservato che l’imputato sembrava aver incluso la polizia e l’esercito tra le autorità inaccettabili.

Aileen Smyth, del team difensivo di Dee Fennell, ha sostenuto che il repubblicano ha pienamente partecipato in ogni apparizione in tribunale.

Riferendosi al discorso durante la commemorazione, la Smyth ha sostenuto: “Stava semplicemente esprimendo la propria opinione personale. In nessun punto stava incoraggiando qualcuno a compiere atti di violenza”.

Ha evidenziato il suo ruolo di animatore giovanile qualificato all’interno della sua comunità, contribuendo a ridurre i comportamenti criminali e sensibilizzando le persone sui pericoli della droga.

Il giudice ha chiesto a Dee Fennell, che è apparso in video-collegamento dalla prigione di Maghaberry, se rispetterà le condizioni di rilascio. La risposta è stata: “Lo farò”.

Dopo questa rassicurazione il giudice Weir ha deciso: “Considerato che mi avete dato la vostra parole, acconsento al rilascio con la condizionale”.

Dee Fennell dovrà vivere presso il suo indirizzo di casa e dovrà presentarsi alla polizia tre volte alla settimana.

Il giudice ha anche stabilito: “Voi dovrete astenervi da qualsiasi discorso pubblico, e non potrete pubblicare materiale su Internet o sui social network in attesa dell’esito di questo caso”.

Dee Fennell banned from making public speeches

Prominent dissident republican given bail after he appears in dock over Lurgan Easter Sunday speech

A prominent dissident republican activist charged with encouraging terrorism has been banned from making any public speeches.

The prohibition was imposed on Damien “Dee” Fennell as part of conditions under which he was granted bail at the High Court in Belfast today.

A judge decided the 33-year-old could be released from custody after he pledged to abide by all terms, including an order not to post any material online. Fennell, from the Ardoyne area of north Belfast, is also accused of inviting support for a proscribed organisation.

The charges relate to a speech he gave during a 1916 commemoration event at St Colman’s graveyard in Lurgan, Co Armagh on Easter Sunday. His address was recorded and broadcast on the internet, only to be removed following media reports that police were investigating the contents.

PSNI officers searched Fennell’s home on April 20 and recovered one page of the hand-written speech behind a kitchen microwave, a prosecution lawyer said. The accused denied encouraging any terrorism following his arrest.

During police interviews his lawyer read a prepared statement where he described comments about the armed struggle and existence of the IRA as his personal opinion. Fennell, a spokesman for the Greater Ardoyne Residents Collective which opposes Orange Order marches through his neighbourhood, was said to have been addressing an event organised by the Irish Republican Prisoners Welfare Association.

Part of the speech claimed a “British micro-minister” would later be attending the same graveyard. Prosecution counsel said this was believed to be a reference to one of the Sinn Fein ministers at Stormont.

Opposing bail, she claimed Fennell does not recognise the court and will not comply with any conditions set. But Mr Justice Weir noted how the accused appeared to have included the police and army among his list of unacceptable authorities.

“The courts seem to have had a bye, on this occasion anyway,” he said.

Aileen Smyth, defending, argued that Fennell has fully participated in each court appearance. His alleged opposition is a fallacy advanced in a bid to stop him being released, she claimed.

Referring to the cemetery speech, Ms Smyth contended: “He was simply asserting his own personal opinion. At no point was he indicating he would encourage anybody to engage in any acts of violence.”

She highlighted his role as a qualified youth worker within his community, helping to reduce offending behaviour and raising awareness about the dangers of drugs.

The judge asked Fennell, who appeared via a prison video-link, if he will comply with release conditions and turn up at court. He replied: “I will.”

Following his assurance Mr Justice Weir said: “On the basis of you giving me your word I will admit you to bail.”

Fennell was instructed to live at his home address – which is not to be published – and report to police three times a week.

The judge also directed: “You are to refrain from any public speaking, and you are not to post or cause to be posted any material on the internet or social media pending the outcome of this case.”

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