Les Enfants Terribles

Niente inchiesta pubblica per la bomba di Omagh

15 agosto 1998: bomba di Omagh

Il governo ha affermato di aver respinto la richiesta di condurre un’inchiesta pubblica sulla bomba di Omagh

L’esplosione provocata da un’autobomba della Real IRA fu una delle peggiori atrocità del conflitto nordirlandese e i parenti delle vittime avevano chiesto un’indagine – estesa anche alla Repubblica d’Irlanda – per capire se le autorità avrebbero potuto evitarla.

Il Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Theresa Villiers ha affermato: “Non ritendo ci siano sufficienti motivi per giustificare un’ulteriore revisione o indagine in aggiunta a quelle già avvenute o in corso”.

Ventinove persone morirono il 15 agosto 1998, quando un’autobomba piazzata dai repubblicani esplose nella cittadina della Contea di Tyrone, pochi mesi dopo la firma dello storico Accordo del Venerdì Santo in Irlanda del Nord.

Anche se nessuno è stato penalmente condannato per il delitto, quattro repubblicani sono stati ritenuti responsabili per le atrocità in una causa civile intrapresa da alcuni dei parenti delle vittime e condannati a pagare quasi 2 milioni di euro come risarcimento.

IL mese scorso le famiglie di alcune delle vittime hanno rivelato i dettagli di un rapporto indipendente da loro commissionato, in cui sono state evidenziate delle mancanze di intelligence da parte delle forze di sicurezza di entrambi i lati del confine prima dell’esplosione di agosto 1998 e nelle susseguenti indagini penali.

La Villiers ha riferito che non si è trattata di una decisione facile da prendere e di aver considerato ogni punto di vista. “Credo che l’indagine in corso da parte dell’Ufficio del Police Ombudsman per l’Irlanda del Nord sia il modo migliore per affrontare eventuali questioni in sospeso riguardanti le indagini della polizia sull’attentato di Omagh.

“Resta il fatto che la Real IRA compì l’attacco ad Omagh, il 15 agosto del 1998, uccidendo 29 persone e ferendone molte altre. La responsabilità è solo loro. Mi auguro sinceramente che le indagini di polizia in corso porteranno davanti alla giustizia i responsabili di questo crimine brutale”.

I parenti di alcune delle vittime, secondo cui l’attacco della Real IRA del 1998 si sarebbe potuto evitare ma così non fu per carenza di indagini, hanno reagito con rabbia alla decisione del Segretario di Stato.

Michael Gallagher, il cui figlio ventunenne Aiden, fu tra le vittime, ha detto: “Oltre un anno fa abbiamo dato a questo governo un rapporto che dimostrava il fallimento degli enti statali per i quali 31 persone sono morte e 250 sono rimaste ferite inutilmente”.

Ma Gallagher ha descritto come “banali” le ragioni fornite dalla Villiers per escludere l’avvio di un’inchiesta pubblica e ha riferito a Sky News che le famiglie avvieranno un’azione legale contro tale decisione.

Omagh bomb inquiry ruled out

he Government says it has ruled out a public inquiry into the 1998 Real IRA Omagh bombing which killed 29 people.

The Co Tyrone blast was one of the worst atrocities in the Northern Ireland conflict and relatives have called for an all-Ireland probe into whether the authorities could have done more to prevent it.

Northern Ireland Secretary Theresa Villiers said: “I do not believe that there are sufficient grounds to justify a further review or inquiry above and beyond those that have already taken place or are ongoing.”

Twenty-nine people, including a woman pregnant with twins, died when the dissident republican car bomb ripped through the town just months after the signing of the historic Good Friday Agreement peace accord in Northern Ireland.

While no one has been criminally convicted of the crime, four republicans were found liable for the atrocity in a landmark civil case taken by some of the bereaved relatives and ordered to pay £1.6 million compensation.

Last month families of some of the victims outlined details of an independent report they commissioned into alleged intelligence failings on both sides of the border in the lead up to the atrocity and with the subsequent criminal investigations.

Ms Villiers said it was not an easy decision to make and all views were carefully considered. She said: “I believe that the ongoing investigation by the Office of the Police Ombudsman for Northern Ireland is the best way to address any outstanding issues relating to the police investigation into the Omagh attack.

“The fact remains that the Real IRA carried out the bombing in Omagh on 15 August 1998, murdering 29 people and injuring many more. Responsibility is theirs alone. I sincerely hope that the ongoing police investigation will bring to justice those responsible for this brutal crime.”

Relatives of some of the victims, who claim the 1998 Real IRA attack could have been prevented but for intelligence failings, reacted with fury to the decision.

Michael Gallagher, whose son Aiden, 21, was among the victims, said: “Over a year ago we gave this Government a report which showed that state agencies had failed and 31 people had died and 250 were injured unnecessarily.”

But Mr Gallagher described the reasons given by Ms Villiers for ruling out a public inquiry as “trivial” and told Sky News victims’ families would be mounting a legal challenge to the decision.

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