Distretto Nord

Nordirlanda: costruire fiducia per abbattere le peaceline

Peaceline a Belfast

Sicurezza comunitaria, fiducia e coesione sono necessarie per rimuovere le barriere fisiche nelle aree di interfaccia, afferma Adrian Johnston

Le barriere fisiche che separano le comunità di interfaccia sono tra i simboli più evidenti delle divisioni in Irlanda del Nord.
Uno slancio positivo molto significativo per la rimozione di tali barriere è stato generato negli ultimi anni.

E ancora ci sono timori reali che la loro prematura rimozione possa avere un impatto negativo sulla sicurezza dei residenti e, potenzialmente, destabilizzare il processo di pace.

Una ricerca pubblicata la scorsa settimana dall’University of Ulster ha sottolineato l’estensione di queste preoccupazioni: con il 69% dei residenti all’ombra delle cosiddette peaceline (linee della pace) che le ritengono ancora necessarie, è chiaro che resta molto lavoro ancora da fare.

Progressi visibili possono essere fatti solamente quando le comunità ritengono sia arrivato il momento buono ed è pertanto sicuro eliminare queste barriere.

Se questo deve avvenire, occorre permettere alle comunità di presentare le proprie soluzioni e fare i passi necessari.

Mentre c’è il desiderio per arrivare ad una situazione in cui le barriere possono essere rimosse, è chiaro che le comunità hanno bisogno di sostegno – in particolare in materia finanziaria e di leadership politica.

L’International Fund for Ireland (IFI) sta fornendo il sostegno economico per diverse iniziative necessarie per costruire relazioni e fiducia sia all’interno di una comunità che rispetto all’altra comunità di interfaccia.

Il Peace Walls Programme intende creare le condizioni dove i residenti hanno abbastanza fiducia per iniziare il percorso verso l’eventuale rimozione delle barriere fisiche.

Il programma mira inoltre ad assistere le comunità di interfaccia per realizzare gli investimenti finanziari e politici da parte delle autorità preposte per qualsiasi infrastruttura associata quando le barriere fisiche sono rimosse.

La cosa più importante è che il Peace Wall Programme sta lavorando in collaborazione con le autorità legali preposte alla gestione degli ostacoli – in particolare con il Ministero della Giustizia (Department of Justice – DoJ).

L’International Fund for Ireland riconosce che i ministeri governativi e gli altri investitori devono lavorare in modo collaborativo, attraverso la condivisione e il collegamento tra le varie iniziative, al fine di assicurare che siano complementari e, quindi, con maggiori probabilità di ottenere risultati positivi e sostenibili per tutti.

Mentre enormi progressi sono stati compiuti negli ultimi anni per garantire una società più pacifica e condivisa in Irlanda del Nord, molto lavoro è ancora necessario per affrontare le tensioni settarie che rimangono.

Una maggiore attenzione alla trasformazione reale e positiva della comunità, piuttosto che la gestione dei conflitti, è indispensabile per affrontare alcune delle sfide più importanti che restano verso una pace duratura – compresa la rimozione delle barriere fisiche.

Il Peace Walls Programme è progettato per fornire un modello collaborativo di intervento per aiutare i residenti locali e le autorità preposte per progredire verso l’eliminazione delle peaceline.

Il programma mira anche a stabilire un modello di successo per questo tipo di intervento, che potrà essere utilizzato da altri quando il fondo cesserà di esistere.

Quelle comunità di interfaccia attualmente impegnate nel Peace Walls Programme intraprenderanno un’intensa ed estesa serie di attività per il coinvolgimento della comunità.

Vorrei incoraggiare chiunque abbia interesse a trovare una soluzione reale e equa a farsi coinvolgere – in particolare mi rivolgo agli stessi residenti delle interfacce, ai rappresentanti politici e alle autorità.
Peaceline a Belfast

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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