Il padre di Billy Wright, il leader LVF assassinato nel carcere di Maze, ha respinto le conclusioni di una relazione che ha escluso la collusione tra agenti dello Stato e gli assassini di suo figlio
Il rapporto raccomanda una scossa alla polizia penitenziaria dopo aver individuato “una serie di gravi carenze”.
“Il rapporto è un chiaro resoconto delle carenze nella gestione e nel funzionamento di Maze, al momento della morte di Billy Wright”, ha detto alla House of Commons il Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Owen Paterson.
“Il suo omicidio non sarebbe mai dovuto avvenire. Ma le accuse che lo Stato fosse colluso in questa uccisione violenta sono state esaminate e respinte”, ha aggiunto Paterson.
“Billy Wright era in “custodia protettiva dello Stato” al momento della sua morte. Qualunque crimine orrendo Billy Wright o la LVF avessero commesso, il suo assassinio in una prigione di massima sicurezza non sarebbe mai dovuto avvenire”.
“E’ stato sbagliato e sono sinceramente dispiaciuto che le carenze nel sistema abbiano facilitato il suo assassinio”.
Copertura
Nel corso di una conferenza stampa presso lo Stormont Hotel a Belfast, Wright ha detto che l’inchiesta “aveva adattato una interpretazione restrittiva di collusione”.
“Dopo aver esaminato le risultanze dei fatti, sembrano collusione, suonano come collusione e nella mia mente è la prova finale della collusione da parte degli organismi statali per mezzo di azioni di omissione”, ha detto.
“L’indagine ha approvato il sospetto che le prove sono state nascoste, fatto che sarebbe stato dannoso per la reputazione della RUC”.
Tra le affermazioni della famiglia respinte dalla relazione c’è il ruolo dell’MI5 in un complotto.
“Gli inquirenti hanno respinto l’accusa di collusione da parte della famiglia Wright contro il servizio di sicurezza”, dice il rapporto, aggiungendo che c’è stata “molta sfortuna” perché gli agenti dell’MI5 non comunicarono le informazioni su una minaccia contro Wright da parte di INLA nel lontano aprile 1997.
Il rapporto inoltre ha notato che una minaccia dell’aprile 1997 contro Wright non era stata gestita correttamente dalla RUC.
La relazione ha detto: “la conclusione del gruppo è che il fallimento RUC di comunicare l anotizia di intelligence era un’illecita omissione che ha agevolato la morte di Billy Wright in un modo che è stato negligente e non intenzionale”.
Wright Senior ha sempre sostenuto che le autorità hanno agito in collusione nell’omicidio del leader LVF, ucciso perché aveva rappresentato una grave minaccia per il processo di pace nella fase di preparazione dell’Accordo del Venerdì Santo.
Billy Wright si crede che abbia pianificato una serie di omicidi lealisti e finanziato la sua campagna di terrore tramite lo spaccio di droga.
Stava scontando la pena per la minaccia di uccidere una donna, quando il suo omicidio è stata effettuato.
Il 27 dicembre 1997 Wright era seduto nel retro di un furgone carcere in attesa di essere trasferito per la visita della fidanzata, quando gli spararono sette volte.
Crip McWilliams, John Glennon e John Kennaway si erano arrampicati attraverso un buco tagliato nel recinto, superato il tetto dell’ala ‘A’ per giungere nel cortile, dove era parcheggiato il furgone.
McWilliams ha aperto la porta del furgone, e gridò: “Volontari INLA armati”, prima che lui e Glennon aprirono il fuoco nel furgone – uccidendo Billy Wright.
I tre prigionieri poi tornarono a loro celle, consegnando le loro armi a un prete prima di arrendersi alle autorità.
Gli autori del rapporto dicono che ancora non sanno come entrarono a Maze le armi utilizzate per uccidere Wright.
“Con nostro grande rammarico, nessuna spiegazione è emersa su come due armi da fuoco furono introdotte nel carcere e messe nelle mani dei suoi assassini dell’INLA”, dicono.
Negligenza
L’indagine ha accertato che la decisione di assegnare Wright e la fazione LVF (Loyalist Volunteer Force) all’H-Block 6, in cui c’erano i detenuti INLA è stato un “atto sbagliato”, che ha direttamente facilitato l’omicidio.
Le autorità carcerarie inoltre non sono riuscite a rafforzare le difese sul tetto della prigione, ha omesso di assicurarsi che i cortili fossero controllati ogni notte, e non riuscì a effettuare una valutazione completa dei rischi prima di spostare i prigionieri LVF nel blocco.
Lo Special Branchsezione speciale, il Northern Ireland Prison Service e l’MI5 sono soggetti a diversi gradi di colpa per aver trascurato di prendere precauzioni sufficienti per evitare l’uso di armi da fuoco all’interno della prigione di Maze.
Ma il Prison Service subisce le critiche più gravi per la morte di Wright.
Il direttore generale del Prison Service, Robin Masefield, ha detto che accettano i risultati.
“Vorrei sottolineare che il NIPS aveva in precedenza, già nel 2002, accettato la negligenza nei procedimenti civili.
“Ma è importante notare che la relazione, dopo il suo esauriente lavoro nell’arco di quattro anni, non fa ritenere che l’eventuale inadempimento di qualsiasi funzionario o membro del personale è stato intenzionale”, ha aggiunto.
Il rapporto d’inchiesta ha detto che una revisione del servizio carcerario in Irlanda del Nord, simile alla revisione della polizia voluto da Lord Patten, dovrebbe essere avviata.
“Il Prison Service cercherà di vedere se ci sono lezioni che possono essere imparate per essere applicate al contesto attuale e studierà il modo migliore per dar seguito alle raccomandazioni ricevute,” conclude Masefield.
Paterson ha detto che non ci saranno “più inchieste pubbliche costose”.
Billy Wright Report: i risultati chiave
- Non c’è stata collusione nella morte di Billy Wright;
- Documenti sui prigionieri sono stati distrutti in due occasioni;
- Il fallimento del Prison Service di classificare Christopher McWilliams e John Kenneway come prigionieri ad alto rischio, dopo che hanno tenuto in ostaggio una guardia carceraria nell’aprile del 1997, è stata un’errata omissione che ha agevolato l’omicidio di Wright;
- La corsa libera dei detenuti può avere reso più semplice per tagliare la recinzione del cortile prima dell’attacco;
- Il Prison Service non è riuscito a potenziare le difese del tetto e a mettere in sicurezza il cortile;
- Alan Shannon, diretto del Prison Service, è stato criticato per la nomina di Martin Mogg a governatore della prigione di Maze, mentre era ancora direttore della gestione operativa. Questo ha gravemente indebolito la capacità operativa della direzione;
- Errori gestionali significa che ci dovrebbe essere una revisione del Prison Service simile alla revisione della polizia voluta da Lord Patten;
- Non è stato valutato correttamente il rischio del trasferimento in prigione per mezzo di furgoni, cui gli uomini armati hanno mirato, per garantire che detenuti ostili non venissero contatto;
- Il Prison Service non ha correttamente valutato un avvertimento della Croce Rossa nel novembre 1997 secondo cui tenere LVF e INLA nella stessa ala della prigione era una “polveriera”;
- C’è stato il sospetto di negligenza deliberata da parte della polizia nel distruggere i nastri delle audizioni e nel nascondere le prove;
- Nel 1997 la RUC era priva della capacità di analizzare le informazioni che hanno portato a “opportunità mancate”;
- C’era una cultura endemica del segreto tra lo Special Branch della polizia ed il dipartimento delle indagini criminali;
- La RUC non ha continuato la sorveglianza di INLA nel dicembre 1997;
- I servizi segreti non ha detto il ministro delle Prigioni della minaccia per la vita di Wright promulgata dall’INLA quando si stava considerando il suo trasferimento al carcere di Maze da Maghaberry.
Scarica il Billy Wright Report
[dm]116[/dm]Owen Paterson, la dichiarazione alla House of Commons
Il segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Owen Paterson riferisce alla House of Commons che il rapporto sulla morte del terrorista lealista Billy Wright nel carcere di Maze non ha riscontato alcuna “collusione di Stato”
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Tratto da UTV
No collusion in Billy Wright murder
The father of murdered LVF leader Billy Wright has rejected the findings of a report which ruled out collusion between agents of the State and his son’s killers in the Maze Prison.
The report recommends a shake up of the prison service after identifying “a number of serious failings”.
“The report is a clear account of the shortcomings in the management and running of the Maze at the time of Billy Wright’s death”, Northern Ireland Secretary Owen Paterson told the House of Commons.
“His murder should never have happened. But any allegations that the state colluded in this violent killing have now been examined and rejected,” Mr Paterson added.
“Billy Wright was in the “protective custody of the state” at the time of his death. Whatever horrendous crimes Billy Wright or the LVF committed, his murder in a high-security prison should never have happened”.
“It was wrong and I am sincerely sorry that failings in the system facilitated his murder.”
‘Whitewash’
At a press conference at Belfast’s Stormont Hotel, Mr Wright said the investigation “had adapted a narrow interpretation of collusion”.
“Having considered the factual findings, they look like collusion, they sound like collusion and in my mind amount to firm and final proof of collusion by state agencies in acts of omission,” he said.
“The inquiry has endorsed the suspicion that evidence has been concealed which might have been damaging to the reputation of the RUC.”
Among the family claims dismissed by the report is MI5’s role in a plot.
“The panel reject the charge of collusion made by the Wright family against the security service,” the report said, adding it was “most unfortunate” MI5 officers did not communicate intelligence about a threat to Wright from the INLA as far back as April 1997.
The report also noted that an April 1997 threat against Wright was not acted upon properly by the RUC.
The report said: “The panel’s conclusion is that the RUC’s failure to communicate the intelligence was a wrongful omission which facilitated the death of Billy Wright in a way that was negligent rather than intentional.”
Mr Wright Sr has always claimed that authorities colluded to have the LVF leader killed because he had posed a major threat to the peace process in the run-up to the Good Friday Agreement.
Billy Wright is believed to have masterminded a string of loyalist killings and funded his terror campaign through drug-dealing.
He was serving time for threatening to kill a woman when his murder was carried out.
On 27 December 1997, Wright was sitting in the back of a prison van waiting to be taken to meet his visiting girlfriend when he was shot seven times.
Crip McWilliams, John Glennon and John Kennaway had climbed through a hole which had been cut in the fence, gone over the roof of ‘A’ wing and into the yard where the van was parked.
McWilliams opened the door of the van and shouted: “Armed INLA volunteers,” before he and Glennon fired into the van – killing Billy Wright.
The three prisoners then returned to their cells, later handing over their guns to a priest before surrendering to the authorities.
The report’s authors say they still did not know how the guns used to kill Wright ended up in the Maze.
“To our regret, no explanation emerged in the evidence as to how the two firearms were introduced into the prison and put into the hands of his INLA murderers,” they say.
‘Negligence’
The inquiry found that the decision to allocate Wright and the LVF faction to H-Block 6 where the INLA were being held was a “wrongful act” which directly facilitated his murder.
The prison authorities also failed to strengthen roof defences at the jail, failed to ensure the exercise yards were checked and secured each night, and failed to carry out full risk assessment before LVF were moved to the block.
Special branch, the Northern Ireland prison service and MI5 are all subject to varying degrees of blame for neglecting to take sufficient precautions for the shooting inside the Maze prison.
But the Prison Service suffers the most serious criticisms over Wright’s death.
The Director General of the Prison Service Robin Masefield said he accepted the findings.
“I would point out that NIPS had previously, as long ago as 2002, accepted negligence in civil proceedings.
“But it is important to note that the report, after its exhaustive proceedings over four years, makes no finding that any failing by any manager or member of staff was intentional,” he added.
The inquiry report said a review of the Northern Ireland prison service similar to Lord Patten’s police overhaul should be launched.
“The Prison Service will be looking to see if there are lessons that can be learned for application to the current context and will consider how best to take forward the recommendations which apply to it, ” Mr Masefield said.
Mr Paterson said there will be “no more costly and open-ended public inquiries.”
Billy Wright’s report: Key Findings
- There was no collusion in the death of Billy Wright;
- Security files on prisoners were destroyed on two occasions;
- The failure of the Prison Service to classify killers Christopher McWilliams and John Kenneway as top-risk prisoners after they held a prison officer hostage in April 1997 was a wrongful omission which facilitated the murder of Wright;
- The free run of prisoners may have made it easier to cut the yard fence before the attack;
- The Prison Service failed to strengthen roof defences and secure the exercise yard;
- Prison Service head Alan Shannon was criticised for appointing Martin Mogg governor of the Maze prison while he was still director of operational management. This severely weakened the operational capacity of the directorate;
- Management failures mean there should be a review of the prison service similar to Lord Patten’s overhaul of policing;
- There was no proper risk assessment of the prison van transfer which the gunmen targeted to ensure hostile inmates did not come into contact;
- The Prison Service did not properly consider a Red Cross warning in November 1997 that the LVF and INLA wing of the jail was a “powder-keg”;
- There was a suspicion of deliberate police malpractice in destroying audit trails and concealing evidence.
- The RUC in 1997 lacked the capacity to analyse information which led to “missed opportunities”;
- There was an endemic culture of secrecy between the police’s Special Branch and criminal investigation departments;
- The RUC failed to continue its INLA surveillance into December 1997;
- The secret services did not tell the prisons minister of the threat to Wright’s life by the INLA when he was considering his 1997 transfer to the Maze from Maghaberry prison.
Read the Billy Wright Inquiry Report
[dm]116[/dm]UTV Video – Full Statement: Owen Paterson
Northern Ireland Secretary Owen Paterson tells the House of Commons the official inquiry into the murder of loyalist terrorist Billy Wright in the Maze Prison found that there was no “state collusion” in his killing.
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