L’avvertimento del ministro degli esteri britannico Liz Truss dovrebbe essere seguito a giorni dalla pubblicazione di una legislazione d’emergenza per annullare gli elementi chiave del protocollo, negoziato da Boris Johnson nel 2019 per evitare un confine duro tra la Repubblica e il Nord dopo la Brexit.
In pratica cala il sipario su colloqui durati più di un anno in cui il Regno Unito ha chiesto di allentare i controlli sulle merci importate in Irlanda del Nord dal continente britannico a seguito della decisione di Johnson di tracciare una frontiera doganale lungo il Mare d’Irlanda. L’UE si è offerta di alleggerire i controlli veterinari, ma ha rifiutato di riaprire l’accordo per una rinegoziazione completa.
Secondo il resoconto del Foreign Office (FCDO), durante i colloqui telefonici di giovedì mattina, il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič ha detto alla signora Truss che non c’è “spazio” per modificare il suo mandato negoziale o per avanzare nuove proposte da parte dell’UE per ridurre gli attriti commerciali.
L’FCDO ha dichiarato che: “Il ministro degli Esteri ne ha preso atto con rammarico e ha detto che la situazione in Irlanda del Nord è una questione di pace e sicurezza interna per il Regno Unito, e se l’UE non mostrerà la flessibilità necessaria per contribuire a risolvere tali questioni, allora come governo responsabile non avremo altra scelta che agire”.