Les Enfants Terribles

Prigionieri Politici Repubblicani di Maghaberry: lettera aperta ad Arcivescovo Eamon Martin

Eamon Martin
Non è un aspettativa irragionevole prevedere che un organismo che si presenta come ente interessato al benessere dei prigionieri, alle condizioni carcerarie e alle questioni interne alle prigioni possa dire qualcosa riguardo ai recenti avvenimenti nell’ala repubblicana di Roe House. Alcuni anni fa, nel mezzo di un’azione di protesta, i Prigionieri Politici Repubblicani si incontrarono con la gerarchia della Chiesa cattolica e della Chiesa d’Irlanda. A parte la comprensione mostrata, la risposta di questi ecclesiastici fu deludente. La protesta continuò fino a novembre 2012 con un’inasprimento della situazione, e la storia ci ha insegnato che questo accadrà sempre quando chi ha potere e influenza vacilla.

Alcuni mesi fa abbiamo incontrato l’arcivescovo Eamon Martin al quale abbiamo fornito una ricca documentazione sulle questioni fondamentali nella prigione di Maghaberry: movimento controllato, degradanti perquisizioni corporali e isolamento dei prigionieri repubblicani; questo includeva l’evidenziazione del caso di un prigioniero repubblicano costretto per oltre quattro anni a seguire queste azioni motivate politicamente. Dobbiamo ancora ricevere una risposta significativa. Di conseguenza dobbiamo farci delle domande sull’integrità e l’indipendenza della chiesa cattolica. La mancanza di interesse dimostrata riguardo alla recente aggressione, ampiamente pubblicizzata, dei prigionieri repubblicani è deplorevole. Sono passati sei giorni prima che il cappellano del carcere indagasse sulle condizioni del prigioniero repubblicano più duramente aggredito. Una semplice comprensione è stato tutto quanto di meglio ha potuto offrire.

Dopo la morte dei 10 Hunger Strikers nel 1981 è stato dichiarato che la “posizione della Chiesa cattolica è stata stabilita dalla considerazione politica piuttosto che dai valori Cristiani di verità e giustizia”. Oggi portiamo lo stesso disagio ma le considerazioni politiche della Chiesa Cattolica adesso sono simili a quelle dei nazionalisti costituzionali. Questo si riflette nell’approccio “non sento il male, non vedo il male” per quanto riguarda la repubblicana Roe House. Essi sono maggiormente interessati a prendere le distanze dai prigionieri repubblicani piuttosto che mettere alla luce l’attuale regime barbaro che, con il loro silenzio calcolato, contribuiscono a coprire.

È indiscutibile che l’assenza di tali organismi, come accennato da rappresentanti politici e da altri che ci hanno incontrato, è dovuta a mancanza di preoccupazione. Il passato è disseminato di esempi di empatia verso la situazione carceraria, che porta a casi di “lacrime di coccodrillo” e di condanne male indirizzate quando la situazione raggiunge il punto di crisi. Nessuno utilizzi le solite frasi fatte come “lavoriamo con calma dietro le quinte” nel tentativo di lavare via le proprie responsabilità.

Prigionieri Politici Repubblicani,
Roe House – Maghaberry

Republican Political Prisoners: Open Letter to Archbishop Eamon Martin


It is not an unreasonable expectation that a body which represents itself as being concerned with the well-being of prisoners, prison conditions and prisoner issues would have something to say in regard to the recent events in Republican Roe House. A number of years ago in the midst of protest action RPPs met with the hierarchy of the Catholic Church and the Church of Ireland. Aside from sympathy the response of these clerics was underwhelming. The protest would continue until November 2012 with an escalation, which history teaches us will always occur when those with power and influence dither.

A number of months ago we met Archbishop Eamon Martin whom we supplied with a wealth of documentation regarding the core issues in Maghaberry Jail: Controlled Movement, Forced Strip-searching and the Isolation of Republican Prisoners; this included the highlighting of one Republican Prisoner who has been forced to endure this politically motivated action for four years. We have yet to receive a meaningful response. Consequentially the integrity and independence of the Catholic Church must be called into question. The lack of interest demonstrated in the recent highly publicised assault of Republican Prisoners is lamentable. Six days passed before the Jail Priest was to enquire as to the condition of the most viciously assaulted Republican Prisoner. Mere sympathy was the best he could offer.

Subsequent to the deaths of the 10 Hunger Strikers in 1981 it was stated then that the “position of the Catholic Church had been established by political consideration rather than the Christian values of truth and justice” today we bear the same unease but the political considerations of the Catholic Church are now similar to those of constitutional nationalists. This is reflected in their total, ‘hear no evil, see no evil’, approach with regard to Republican Roe House. They are more concerned with distancing themselves from Republican Prisoners than exposing the current barbaric regime that they, by their calculated silence and blindness, give cover to.

It is unquestionable that the absence of such bodies is, as has been alluded to by political representatives and others who have visited us, due to a lack of concern. Those with such an attitude are apparently without hindsight. The past is littered with example of empathy toward the Jail situation at times, leading to crocodile tears and misdirected condemnation when the situation reaches crisis point. Let no one use clichés such as “we work quietly in the background” in an attempt to wash away the responsibility.

Republican Political Prisoners
Roe House
Maghaberry

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