Les Enfants Terribles

Republican Network for Unity: il sistema britannico gioca con la vita di Tony Taylor


RNU esprime sgomento e preoccupazione per le pericolose buffonate dell’amministrazione di Maghaberry, che ha nuovamente utilizzato la condizione di salute del POW Tony Taylor per confondere e causare massimo disagio alla moglie e alla famiglia.

Ieri pomeriggio Tony, che soffre di ferite derivanti da un’esplosione avvenuta nei primi anni Novanta, è stato prelevato dalla prigione di Maghaberry carcere per essere trasferito in ospedale a causa di una grave infezione al braccio destro, che si è gonfiato in maniera allarmante.

Tony, che al momento prende parte alla dirty protest in Roe House, ha perso la milza a causa dell’esplosione ed ha il corpo costellato di schegge ancora presenti. Questo lo rende vulnerabile alle infezioni perché il suo sistema immunitario è particolarmente compromesso.

Un’infezione non trattata può portare all’avvelenamento del sangue e, nel caso di Tony, può rivelarsi fatale.

Mai l’amministrazione penitenziaria ha contattato la moglie o la famiglia di Tony per informarli del trasferimento in un ospedale esterno. Solo attraverso la conversazione con le famiglie degli altri prigionieri la notizia ha raggiunto la moglie, nella tarda serata di ieri.

Telefonando in prigione alla moglie sono stati negati i dettagli sulla sua condizione medica e ha addirittura non le hanno comunicato in quale ospedale fosse stato trasportato Tony.

Avendo avuto l’impressione che si trattasse dell’ospedale di Lagan Valley, la moglie di Tony ha chiamato, parlando con un’infermiera che ha rifiutato di darle qualsiasi dettaglio sulle condizioni e sull’esatta sistemazione del marito.

Dal linguaggio e dall’atteggiamento mostrato da questa infermiera, sembra che le sia stato intimato di non divulgare tali dati a chiunque avesse chiamato per conto di Tony.

Solo quando ha insistito e chiamato nuovamente l’ospedale di Lagan Valley, e parlando con un giovane membro del personale, la moglie di Tony ha scoprire che in realtà è ricoverato al Belfast City Hospital per una grave infezione al braccio.

Scoprendo la nuova telefonata della moglie di Tony, la prima infermiera ha preso il telefono e l’ha rimbrottata duramente per aver ritelefonato, insistendo sul fatto che doveva smettere di chiamare l’ospedale chiedendo informazioni sul marito.

Chiamando il Belfast City Hospital, la moglie di Tony ha nuovamente incontrato resistenza da parte del personale, che ha rifiutato di divulgare qualsiasi informazione in merito alla condizione del loro paziente. Ancora una volta sembrava che il personale fosse stato informato di non parlare con chi voleva conoscere la situazione o la durata della degenza di Tony.

Più volte, nelle chiamate al governatore di Maghaberry, alla moglie di Tony è stato detto che una visita al marito era fuori questione e per tutto il tempo le venivano fornite informazioni imprecise sulla sua condizione e sull’esatta ubicazione.

In tarda mattinata le è stato detto che Tony stava ritornando a Roe House perché l’infezione era stata medicata, ma chiamando di nuovo il Belfast City Hospital le è stato riferito che si trova ancora in cura e sotto stretta sorveglianza armata da parte della PSNI.

Chiedendo spiegazioni all’amministrazione di Maghaberry per la confusione causata, alla moglie di Tony è stato detto che il controllo della situazione era della PSNI e quindi doveva parlare con loro.

Tony è attualmente ricoverato al Belfast City Hospital e non in Roe House, come precedentemente affermato dall’amministrazione penitenziaria.

Questa confusione ed il rifiuto di divulgare informazioni sta portando profonda preoccupazione e intollerabile stress alla famiglia di Tony Taylor.

RNU ritiene che le preoccupazioni per la famiglia di Tony siano la rappresaglia per il suo impegno nella dirty protest in difesa dell’Accordo di Maghaberry dell’agosto 2010. L’amministrazione di Maghaberry probabilmente spera che le sofferenze per le famiglie mettano ulteriore pressione ai prigionieri.

Vorremmo chiedere al personale sanitario nazionale di non farsi incastrare in queste tattiche e domandiamo il rispetto dei diritti delle famiglie a conoscere le condizioni e la sorte dei loro cari.

Condanniamo i tentativi di fare pressione sulle famiglie dei prigionieri in dirty protest, chiediamo il rilascio immediato di Tony Taylor per ragioni mediche. E’ chiaro che la sua condizione di salute sta mettendo in pericolo la sua vita all’interno della prigione di Maghaberry.

Prison Service, PSNI and NHS staff play games with seriously ill Republican Prisoner


RNU have expressed dismay and concern at the sick antics of the Maghaberry administration who have again used the plight of seriously ill POW Tony Taylor to confuse and cause maximum distress to his wife and family.

Yesterday afternoon, Tony (who suffers from injuries he sustained in an explosion in the early 90s), was taken from Maghaberry Gaol to an outside hospital after a severe infection caused his right arm to swell at an alarming rate.

Tony who is on full dirty protest in Roe House, lost his spleen in the explosion and had his body peppered with shrapnel which is still present, this makes him vulnerable to infection as his immune system is particularly compromised.

Infections if left untreated can lead to blood poisoning and in Tony’s case can prove fatal.

At no time did the prison administration contact Tony’s wife or family to inform them he had been taken to an outside hospital, it was only through conversation with other prisoner’s families that the news reached his wife late yesterday evening.

On calling the Gaol, his wife was then denied details as to his medical condition and was even refused knowledge of the which hospital had been taken to.

Being given the impression that he was in Lagan Valley hospital, Tony’s wife then spoke to a senior staff nurse there who flatly refused to give her any details on either his condition or exact whereabouts.

From the language and attitude displayed by this nurse it appears that she had been briefed not to divulge any such details to anybody who called on Tony’s behalf.

Only when she persevered and again called Lagan Valley, this time speaking to a junior staff member did Tony’s wife discover that he was in fact in Belfast City Hospital and was undergoing treatment for a serious infection to his arm.

On discovering that Tony’s wife had again called, the previous senior nurse then came back onto the phone and lambasted her for calling back, insisting that she stop calling the hospital on behalf of her husband.

Upon calling Belfast City Hospital, Tony’s wife was again met with resistance from staff who refused to divulge any information as to the condition of their patient; again it appeared that staff had been briefed not to speak to any callers about Tony’s wellbeing or whereabouts.

Several times in calls to the Gaol governor, Tony’s wife was told that a visit with him was out of the question, all the time being given imprecise information about his condition and exact whereabouts.

Eventually this morning she was told that Tony was on his way back to Roe House as his condition had been treated, however on again calling Belfast City Hospital she was informed that he was in fact still in their care and under armed PSNI guard.

Upon demanding an explanation from the Maghaberry administration for the confusion caused, Tony’s wife was told that the PSNI were in control of the situation and that it was a matter for them.

Tony is currently still in Belfast City Hospital and is not on his way to Roe House as previously claimed by the Maghaberry administration.

This sustained confusion and refusal to divulge information is leading to unbearable stress and worry on the family of Tony Taylor.

RNU believe that worry is deliberately being visited on Tony’s family in direct retaliation for his commitment to the Dirty Protest in defence of the August agreement in Maghaberry and in hope that visiting suffering on families will place further pressure on protesting prisoners.

We would ask NHS staff not to be press ganged into going along with these tactics and demand that they respect the rights of families to know about the condition and whereabouts of their loved ones.

We condemn attempts to put pressure on families of protesting POWs from any quarter and salute their resolve, we also call for the immediate release of Tony Taylor on medical grounds alone, it is clear that his medical condition is placing his life in danger within the confines of Maghaberry prison.

Exit mobile version