Les Enfants Terribles

Rinvio per discussione estradizione De Juana

Un separatista basco che combatte contro l’estradizione verso la Spagna, per rispondere dell’accusa di glorificare il terrorismo, deve attendere fino a settembre per conoscere il suo destino

inaki de juanaJose Ignacio de Juana Chaos è ricercato per il contenuto di una lettera letta durante un raduno tenutosi a San Sebastian lo scorso agosto.

Ha visto riproporre il caso venerdì, mentre un giudice di Belfast cerca documenti dell’infermeria della prigione per i 21 anni trascorsi in prigione per il suo ruolo nella campagna armata che ha causato quasi 25 morti.

Il giudice Tom Burgess ha già stabilito che il nuovo presunto reato potrebbe causare l’estradizione del 53enne a meno che la sua squadra di avvocati possa agire in maniera da bloccare il procedimento.

Gli esperti reclutati dagli avvocati di de Juana includono uno Special Rapporteur (Relatore Speciale) delle Nazioni Unite che riferisce di aver affrontato l’impatto di anni di isolamento che il sospetto ha trascorso in carcere.

De Juana, attualmente residente a Belfast e rilasciato su cauzione, rischia una pena di due anni qualora fosse trovato colpevole di aver giustificato pubblicamente le azioni dei terroristi che hanno causato umiliazione e intensificato il dolore delle vittime e dei loro parenti.

Un’udienza da svolgersi in due giorni era fissata per la fine di questo mese, ma il giudice Burgess ha confermato di aver spostato la nuova data a settembre.

Ha detto ad entrambe le parti di voler contattare le autorità spagnole in collegamento con i documenti medici della prigione che formano una parte del caso.

Il giudice ha anche acconsentito ad una richiesta da parte degli avvocati di De Juana di variare i termini del rilascio su cauzione per stare in una nuova abitazione, senza comunicarne l’indirizzo.

Delay for Basque separatist fighting extradition

A Basque separatist fighting extradition to Spain to face a charge of glorifying terrorism must wait until September to learn his fate.

Jose Ignacio de Juana Chaos is wanted over the contents of a letter read out at a rally in San Sebastian last August.

He had his case put back on Friday while a judge in Belfast seeks prison medical records for the 21 years he spent in jail for his role in a campaign of up to 25 murders.

Belfast Recorder Judge Tom Burgess has already ruled that the alleged new offence makes the 53 year-old eligible for extradition unless his legal team can clear a legal bar to having proceedings halted.

Experts enlisted by de Juana’s legal team to help fight the case include a United Nations Special Rapporteur said to have dealt with the impact of years of isolation the suspect endured in prison.

De Juana, who is currently living in Belfast on bail, faces the possibility of a two year jail sentence if convicted of the public justification of terrorist actions which caused humiliation and intensified the grief of victims and their relatives.

A two-day challenge to the extradition proceedings was listed for later this month, but Judge Burgess confirmed that a new date in September was now planned.

He told both sides that he would contact the Spanish authorities in connection with the prison medical records which form part of the case.

The judge also granted an unopposed application by de Juana’s lawyers to vary bail conditions to stay at a new, undisclosed address.

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