Lo scrittore irlandese Roddy Doyle afferma che l’ingresso di Martin McGuinness nella campagna presidenziale irlandese sia avvenuto “troppo presto”
“Ma è troppo presto per l’auto-congratularsi, penso. Non credo completamente alla risposta su quando è uscito dall’IRA – Non riesco a credere fosse il 1974”.
Roddy Doyle ha detto che la corsa alla Presidenza irlandese è improvvisamente diventata “un’elezione molto interessante”, dopo l’ingresso di McGuinness.
“Tenuto conto che l’anniversario del 1916 si avvicina, mi sembra ci sia in palio il controllo della definizione di ciò che significa essere irlandese”, ha affermato.
“Ritengo, personalmente, che il passato Martin McGuinness non sia il passato, ma sia il presente. Lui è ancora vivo e le persone che sono state uccise non lo sono più, ma quelli che sono stati lasciato indietro sono vivi.
“Lui dice che è nel passato. Stavo ascoltando Joe Duffy alla radio Rté all’inizio della settimana e le persone che difendevano la decisione di Martin McGuinness si riferivamo alle vittime come a “tutti quelli”… per tre volte tre persone, tra cui un parlamentare irlandese di nome Finian McGrath, si sono riferiti a “tutti quelli”, come se fosse una sorta di comportamento scorretto che possiamo mettere da parte”.
Doyle ha detto che pensava le elezioni sarebbero state su chi possiede la definizione di irlandesità o se nessuno dovrebbe possederla.
“Al momento, probabilmente, voterei per Michael D Higgins,” ha detto.
“Quando era ministro per le arti, ha avuto un ruolo enorme nell’apertura del paese e nel consentire al paese di essere definito da come si esprime.”
Ha affermato che David Norris dovrebbe avere la possibilità di correre per la presidenza.
Norris si ritirò dalla campagna elettorale nel mese di agosto, dopo che emerse la lettera inviata ad un tribunale israeliano in cui implorava clemenza per la sua ex compagna.
Ezra Yitzhak era stata condannata per lo stupro di un quindicenne.
Tuttavia, Norris potrebbe ancora tornare a correre per la presidenza. Doyle ha detto che dovrebbe avere la possibilità di farlo.
“Non mi piace l’idea che ci siano tutori che possono decidere chi può e chi non può partecipare… credo dovrebbe avere l’opportunità di partecipare”, ha affermato.
La scadenza per le candidature è mercoledì prossimo.
Il candidato del Fine Gael, Gay Mitchell, il laburista Michael D Higgins, Martin McGuinness dello Sinn Fein e gli indipendenti Mary Davis e Sean Gallagher si sono già assicurati le nomine per partecipare alle elzioni presidenziali che si svolgeranno il 27 ottobre prossimo.
Tratto da BBC News
Martin McGuiness presidency bid ‘too early’ says Roddy Doyle
Best-selling Irish writer Roddy Doyle has said Martin McGuinness’ entrance into the Irish campaign for a new president is “too early”.
“But it is way too early for self congratulations, I think. I don’t quite believe when he has been asked when did he leave the IRA – I can’t really believe 1974.”
Mr Doyle said the contest for the Irish presidency had suddenly become “a very interesting election” after Mr McGuinness joined in.
“Bearing in mind that we have the anniversary of 1916 coming up, it seems to me what is up for grabs is who controls the definition of what it means to be Irish,” he said.
“I think, personally, that Martin McGuinness past is not the past, it is the present. He is still alive and the people who were killed aren’t alive, but those that they left behind are alive.
“He says it is in the past. I was listening to Joe Duffy on RTE radio earlier in the week and people who were kind of defending Martin McGuinness’s decision referred to all the death as “all that”.. three times three different people including an Irish TD called Finian McGrath referred to it as “all that” as if it was some sort of misbehaviour that we could put out of the way.”
Mr Doyle said he thought the election would be about who owns the definition of Irishness or if anybody at all should own it.
“At the moment, I would probably be voting for Michael D Higgins,” he said.
“When he was minister for arts, he had a huge role in opening up the country and in allowing the country to be defined by how it expressed itself.”
He said that David Norris should have a chance to run.
He withdrew from the election campaign in August after it emerged he wrote to an Israeli court pleading for clemency for his former partner.
Ezra Yitzhak had been convicted of the statutory rape of a 15-year-old boy.
However, Mr Norris could still return to run for the presidency. Mr Doyle said he should have the chance to do so.
“I don’t like the notion that there are guardians who can decide who can and can’t run… I do think he should get an opportunity to run,” he said.
The deadline for nominations is next Wednesday.
Fine Gael candidate Gay Mitchell, Labour’s Michael D Higgins, Martin McGuinness of Sinn Fein and independents Mary Davis and Sean Gallagher have already secured nominations to contest the election, which takes place on 27 October.