Les Enfants Terribles

Sean Brady: i dissidenti disonorano Irlanda

Cardinale Sean BradyI gruppi derivati dall’IRA che ancora tramano attacchi con armi e bombe in Irlanda del Nord stanno imbarazzando la gente di Irlanda e tradiscono la memoria dei loro patrioti morti, ha dichiarato oggi il capo dei 4 milioni di cattolici irlandesi.

Il cardinale Sean Brady denuncia i dissidenti durante una funzione commemorativa in onore di circa 450 caduti durante la ribellione di Pasqua 1916 a Dublino, un evento spartiacque nella lotta irlandese per l’indipendenza.

Tra gli astanti il presidente d’Irlanda Mary McAleese, il primo ministro Brian Cowen e i pronipoti dei ribelli irlandesi che a Dublino presero il controllo di edifici chiave del governo britannico, 93 anni fa. La ribellione fu fiaccata militarmente – ma innalzò l’ostilità irlandese contro i britannici dopo che i leader della ribellione furono giustiziati dal plotone di esecuzione.

Oggi fazioni rivali dell’IRA e due partiti politici della Repubblica d’Irlanda rivendicano la diretta discendenza dai ribelli del 1916. Ma Brady afferma che chiunque commetta o minacci violenza oggi “come mezzo per raggiungere l’unità d’Irlanda porta vergogna su quell’ideale legittimo e ancora nobile”.

Brady afferma che i recenti spargimenti di sangue dei dissidenti – attacchi a marzo che hanno ucciso due soldati britannici disarmati ed un poliziotto – “sono ingiustificati, moralmente ripugnanti e un’offesa agli ideali contenuti nella proclamazione di Pasqua”.

E ha fatto un appello diretto ai giovani che pensano di arruolarsi in uno dei due gruppi responsabili, Real IRA e Continuity IRA. Entrambi i gruppi si oppongono agli accordi di pace del 1998 e del loro principale obiettivo: un governo condiviso cattolici-protestanti che include ex leader IRA.

“Girate le spalle a coloro che tradiscono la gente d’Irlanda uccidendo o minacciando coloro che servono la volontà sovrana della popolazione irlandese attraverso le istituzioni ed i principi dell’Accordo del Venerdì Santo”, ha proseguito Brady. “Non ho dubbi che questo è ciò che chi morì per la libertà irlandese nel 1916 vi chiederebbe di fare”.

Catholic cardinal: IRA dissidents shame Ireland

DUBLIN – IRA splinter groups still plotting gun and bomb attacks in Northern Ireland are shaming the people of Ireland and betraying the memory of its patriot dead, the leader of the island’s 4 million Catholics declared Wednesday.

Cardinal Sean Brady denounced Irish Republican Army dissidents during a state memorial service in honor of the approximately 450 people killed during Dublin’s 1916 Easter rebellion, a watershed event in Ireland’s fight for independence from Britain.

In the audience were President Mary McAleese, Prime Minister Brian Cowen, and grandchildren of the Irish rebels who seized control of key British government buildings in Dublin 93 years ago. The weeklong rebellion was militarily doomed — but fanned Irish hostility to Britain after rebel leaders were executed by firing squad.

Today’s rival IRA factions and the two major Republic of Ireland political parties all claim direct descendance from the 1916 rebels. But Brady said anyone committing or threatening violence today “as a means of achieving a united Ireland brings shame on that legitimate and still noble ideal.”

Brady said the dissidents’ most recent bloodshed — gun attacks in March that killed two unarmed British soldiers and a policeman — “were unjustified, morally repugnant and an offense to the ideals of the Easter proclamation.”

And he issued a direct appeal to young people thinking of joining either of the two splinter groups responsible, the Real IRA and the Continuity IRA. Both underground grounds oppose the Good Friday peace accord of 1998 and its central achievement: a Catholic-Protestant government for Northern Ireland that includes former IRA leaders.

“Turn your back on those who betray the Irish people by killing or threatening those who serve the sovereign will of the Irish people through the institutions and principles of the Good Friday agreement,” Brady said. “I have no doubt that this is what those who died for Irish freedom in 1916 would ask you to do.”

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