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Vittime della violenza repubblicana chiedono la demolizione di Maze

Protesta a Maze

Venti persone che hanno perso i loro cari per mano dei gruppi repubblicani hanno tenuto una protesta fuori dai cancelli dell’ex prigione di Maze chiedendo la sua demolizione

William Frazer, Michelle Williamson – che perse i genitori nell’esplosione alla pescheria Frizzell in Shankill Road – e i parenti dei protestanti uccisi nel massacro di Kingsmill erano nel gruppo che si è presentato vestito con caschetto protettivo e giubbotti rifrangenti, imbracciando pesanti mazze per illustrare il loro punto di vista.

Frazer ha detto al News Letter che avrebbe potuto portare più di 100 parenti delle vittime dei repubblicani.

La polizia ha monitorato il servizio fotografico.

“So che la gente dirà che è un trucco, ma non lo è”, ha detto Frazer.

“Stiamo spingendo affinché il sito venga declassificato e demolito. Se non lo faranno, saranno i parenti delle vittime con le mazze a farlo.

“Siamo qui in 20 stasera, ma avremmo potuto essere più di 100.

“La polizia ha minacciato di arrestarmi, dicendo che non mi è permesso di andare ad un raduno. Ma questa non è una protesta bensì un servizio fotografico”.

A inizio mese il DUP ha ritirato il suo sostegno a favore della costruzione di un centro per la pace sul sito dell’ex Maze, lasciando il futuro dell’ex prigione avvolto nel fumo.

Uno dei Blocchi H e l’ex edificio dell’ospedale dove morirono molti dei partecipanti allo sciopero della fame del 1981 resteranno in piedi. Sono nell’elenco dei beni da preservare.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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