La PSNI stavano per iniziare un incontro del cosiddetto “Policing and Community Partnership” (Collaborazione tra comunità e polizia) presso “An Culturlann”, nel cuore del quartiere Gaeltacht di Falls Road.
La “Policing and Community Partnership” sembra essere una mutazione del “District Policing Partnerships” e dei “Community Safety Partnerships”, che svolgeano incontri semi-aperti al pubblico garantendo alla PSNI un aspetto “rispettabile” e di propaganda positiva nella stampa locale. Gli incontri sono fortemente promossi dallo Sinn Fein che afferma di essere in grado di garantire la “responsabilità” della polizia attraverso il loro coinvolgimento.
Durante le riunioni in questione, sessioni di domande e risposte sono svolte su una serie di preoccupazioni della comunità, tuttavia la PSNI può ed evita sempre di affrontare qualsiasi problema ritenuto “sensibile”.
La PSNI si riserva il diritto (ed esercitare tale diritto) di rifiutarsi di rispondere a tutte le domande riguardanti le loro “fonti di intelligence”, “immunità dalle accuse” ecc. che, nel caso di West Belfast, rendono quasi del tutto inutile una discussione sulla criminalità, i comportamenti anti sociali e la droga.
Nel complesso, i benefici di questi incontri per la PSNI (sia da un punto di vista di propaganda che di raccolta di informazioni) sono immense, mentre i benefici per la comunità sono estremamente discutibili.
Settimana scorsa i Patroni di An Culturlann hanno messo a conoscenza i repubblicani di non essere felici dell’utilizzo dell’edificio da parte della PSNI per una trovata politica, e in quello spirito, gli attivisti di vari gruppi hanno deciso di far sentire la propria opposizione attraverso una pacifica white line protest (protesta in cui una lunga fila di persone staziona sulla linea di mezzaria della strada distribuendo volantini e tenendo cartelli) davanti ad An Culturlann.
Era evidente che la protesta avrebbe avuto successo nonostante i tentativi di intimidazione di basso livello da parte dei sostenitori della PSNI che si sono radunati davanti ad An Culturlann mentre il picchetto aveva luogo.
In alcun momento i partecipanti alla riunione sono stati messi a disagio, tuttavia i volantini sono stati consegnati a chiunque entrasse nell’edificio, spiegando l’opposizione repubblicana nei confronti della PSNI e perché era necessaria quella protesta.
Poco dopo l’inizio della riunione, la maschera indossata dalla PSNI è caduta e i suoi agenti hanno utilizzato i locali in cui si trovavano per registrare i volti dei manifestanti repubblicani, per utilizzarli chiaramente per scopi di intelligence. Durante il video realizzato da RNU (al minuto 2:57), si vede chiaramente un ufficiale della PSNI alla finestra del piano superiore di An Culturlann che impugna una telecamera rivolta verso i repubblicani in strada. Un grave abuso di un rispettato edificio comunitario per la lingua irlandese portato per conto dei servizi britannici di spionaggio.
I repubblicani sono stati filmati anche dai poliziotti presenti all’esterno dell’edificio.
Nel complesso, l’unità mostrata lunedì ha dato luogo ad una protesta pacifica contro il tentativo di ritrarre la PSNI come un servizio comunitario neutrale ia West Belfast. La PSNI e le sue azioni ha tradito il reale obiettivo e hanno mostrato il volto ridicolo di chi ha cercato di imporli alla opolazione.
Ovviamente, come sempre affermato da RNU, l’unità d’azione è la chiave del progresso repubblicano. La protesta di lunedì ha confermato questo fatto.
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Brilliant show of Republican Unity against the PSNI/MI5 in West Belfast. As PSNI use An Culturlann to spy on protesters
The PSNI were due to hold a launch meeting of the so called ‘Policing and Community Partnership’ at ‘An Culturlann’, the heart of the Falls Road Gaeltacht quarter.
The ‘Policing and Community Partnership’ appears to be a mutation of the former ‘District Policing Partnerships’ and ‘Community Safety Partnerships’ which host semi open meetings granting the PSNI an appearance of ‘accountability’ and no small degree of positive propaganda in the local press. They are heavily promoted by Sinn Fein who claim to be able to secure PSNI ‘accountability’ through their involvement.
During the meetings in question, staged questions & answers sessions are held on a range of community concerns, however the PSNI can and do avoid addressing any issues deemed ‘sensitive’.
The PSNI reserve the right (and exercise the right) to refuse to answer any questions regarding their ‘intelligence sources’ ‘immunity from prosecution’ etc, which in the case of West Belfast, renders serious discussion on crime, anti-social behaviour and drugs, arguably pointless.
All in all, the benefits of these meetings for the PSNI (both from a propaganda and intelligence gathering perspective) are immense, while the benefits to the community are questionable in the extreme.
Patrons of An Culturlann had made republicans aware last week that they were unhappy that the building was being used by the PSNI for a political stunt, and in that spirit, activists from various groups set about making their opposition felt through a peaceful white line protest across from An Culturlan.
It was apparent that the protest would be successful despite attempts at low level intimidation from PSNI supporters who lined the front of An Culturlann as the picket took place.
At no time were any of the attendees to the meeting made feel uncomfortable, however leaflets were given to those entering the building explaining Republican opposition to the PSNI and why a protest was necessary.
Not long into the meeting, the mask slipped from the PSNI and their officers began to use the premises they were meeting in to record the faces of protestors, to be used clearly for intelligence purposes. During the RNU video (2:57), a PSNI officer can clearly be seen in the upper floor window brandishing a video camera and pointing it at republicans outside, a gross abuse of a respected Irish language community building on behalf of the British Intelligence services.
Extensive spy footage of republicans was also taken by the PSNI outside the building.
All in all, Monday’s show of unity was an effective peaceful protest against what was an attempt to portray the PSNI as a neutral community service in west Belfast. The PSNI by their actions betrayed their true agenda in West Belfast and made a mockery of those who attempted to force them upon the population there.
Clearly, and as always RNU says, unity in action is the key to Republican progress. Mondays protest proved that fact.
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