Tratto da Rai News
Mosca, 8 agosto 2008
Dopo la battaglia campale di ieri tra truppe di terra georgiane e milizieseparatiste, la Georgia ha lanciato bombardamenti aerei contro la provincia autonoma ribelle dell’Ossezia del Sud: cinque caccia-bombardieri georgiani Sukhoi-25, in due ondate successive hanno colpito postazioni dei ribelli sud-ossetini nei dintorni del villaggio di Tkverneti. Vano un precedente cessate-il-fuoco tra le parti, durato solo poche ore.
Gli aerei georgiani hanno bombardato in Ossezia del sud un convoglio inviato dal presidente dell’Ossezia del nord, Teimuras Mamsu. Bombardato anche il quartier generale delle forze di pace della Csi (per lo più russe) è stato bombardato a Tskhinvali, in Ossezia del sud.
Il Consiglio di Sicurezza Onu, su richiesta della Russia, si è riunito per consultazioni in una
rara sessione notturna per discutere l’escalation del conflitto tra la Georgia e la repubblica separatista dell’Ossezia del Sud. Mosca aveva messo in agenda della riunione un breve testo di dichiarazione in cui i Quindici esprimevano “preoccupazione per l’escalation delle violazioni nella zona del confine
georgiano-sud osseziano” e si invitavano le parti in conflitto a rinunciare alla violenza, una frase quest’ultima a cui la Georgia è contraria e su cui Stati Uniti e Gran Bretagna avrebbero espresso riserve. Il Consiglio è quindi passato a riunirsi in seduta pubblica senza aver raggiunto l’unanimità.