War Days

Gaza, cominciata offensiva terrestre

La prima vittima è un bambino. Hamas: la nostra terra diventerà il vostro cimitero

Sul far della sera, all’ottavo giorno dell’operazione ‘Piombo fuso’, le truppe israeliane sono penetrate nella Striscia di Gaza. Decine di cingolati e centinaia di uomini sono entrati in territorio palestinese in quella che è stata definita da Olmert la seconda fase della guerra, nella quale sono gia iniziati i primi scontri a fuoco tra le truppe israeliane e i miliziani palestinesi di Hamas. Il ministero della Difesa ha richiamato altre migliaia di riservisti oltre ai 6.500 già mobilitati da giorni. Testimoni riferiscono che i carri armati israeliani hanno iniziato a sparare contro le postazioni di Hamas che ha risposto con colpi di mortaio. L’ufficio del primo ministro Ehud Olmert ha ribadito che l’obiettivo dell’offensiva è assumere il controllo delle postazioni di lancio dei razzi Qassam e distruggere le infrastrutture di Hamas. L’ingresso delle truppe di Tel Aviv nella Striscia è avvenuto da nord. Nel pomeriggio una moschea era stata colpita dall’aviazione provocando la morte di decine di fedeli in preghiera. La prima vittima dell’offensiva di terra è un bambino, ucciso dalla cannonata di un tank israeliano, che ne ha feriti una decina, secondo testimoni e fonti mediche.

‘Sarà il loro cimitero’. Le avvisaglie dell’escalation militare si erano verificate già nel pomeriggio, quando l’artiglieria israeliana aveva cominciato a bombardare da terra la Striscia, secondo alcuni per liberare il terreno dagli ordigni esplosivi lasciati dai militanti di Hamas. Ancora non si conosce l’entità dell’offensiva, e se questa sarà di breve durata e solo nelle zone periferiche dove sono dislocate le installazioni dei razzi Qassam, ma l’offensiva “non sara’ una passeggiata e durerà per molti lunghi giorni”. Lo ha spiegato il generale Avi Benayahu al secondo canale della tv israeliana. L’esercito ha ribadito che i civili residenti nella Striscia “non sono l’obiettivo dell’offensiva” ma “chiunque sara’ sorpreso a nascondere un terrorista o un’arma nella sua casa sara’ considerato (a sua volta) un terrorista”. Israele “pagherà un pesante tributo” per la sua operazione a Gaza. Lo ha detto stasera il movimento estremista islamico che controlla la Striscia di Gaza, che ha anche riferito come la Striscia di Gaza diventerà ‘un cimitero’ per i soldati israeliani.

Azione difensiva. Con il bombardamento della moschea di Beit Lahya è salito ad almeno 460 il numero dei palestinesi rimasti uccisi a Gaza nel corso dell’operazione ‘Piombo Fuso’. Lo riferiscono fonti mediche locali. I feriti sono stimati in oltre 2.300. Queste cifre non includono tuttavia le vittime dei combattimenti delle ultime ore, seguite all’invasione terrestre da parte delle forze israeliane di diverse zone nella striscia di Gaza. A quanto risulta sono in corso duri combattimenti in diverse località di Gaza, ma finora non è stato possibile valutare il numero delle nuove vittime. “Azione difensiva e non offensiva”: così la nuova presidenza di turno ceca dell’Unione europea ha definito, in quella che appare come una dichiarazione rivelatrice della posizione di Praga sul conflitto, l’inizio delle operazioni di terra a Gaza dell’esercito israeliano. Una missione dell’Unione europea, guidata dal ministro degli Esteri ceco Karel Schwarzenberg, arriva domani in Medio Oriente, mentre lunedì è atteso il presidente francese Nicholas Sarkozy.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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