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Cameron: Irlanda del Nord deve affrontare 25 anni di transizione

Il primo ministro David Cameron dice che serviranno 25 anni per bilanciare nuovamente l’economia nordirlandese e far crescere il settore privato

David CameronCameron ha rilasciato l’intervista a UTV dalla conferenza dei Conservative a Birmingham, proprio mentre il suo governo sta implementando il più ambizioso piano di tagli in oltre cinquant’anni, che sarà illustrato il 20 ottobre dal Cancelliere Osborne.

Il primo ministro Peter Robinson ed il suo vice Martin McGuinness hanno chiesto uno speciale trattamento per la regione, dove il 30% dei lavoratori è impiegato nel settore pubblico.

“E’ un caso speciale” ha riferito Cameron al giornalista politico di UTV Ken Reid.

“Servono 25 anni per muovere l’Irlanda del Nord dalla posizione in cui lo Stato occupa una larga fetta dell’economia fino alla posizione in cui è solo una parte ragionevole di essa.

“Penso che tutti, vorrei dire tutti i partiti – probabilmente compreso lo Sinn Fein – devono accettare la necessità di un settore privato più importante, più dipendenti commerciali, una crescita economica nell’Irlanda del Nord, tutte cose per le quali sono impegnato a realizzare”.

La scorsa settimana Robinson e McGuinness hanno incontrato George Osborne presso il Tesoro (Treasury), ciedendo più flessibilità per i prossimi tagli di bilancio.

“Dobbiamo essere flessibili. L’Irlanda del Nord è un caso speciale perché lo Stato occupa una larga fetta dell’economia”, afferma Cameron.

“Ma voglio dire alla popolazione del Nordirlanda che sia noi che loro conosciamo la necessità di una transizione per far crescere il settore privato e quello commerciale, ottenendo un’adeguata crescita economica e al contempo assicurare che lo Stato occupi una fetta inferiore dell’economia”.

Falsa scelta

Attualmente il Northern Ireland Executive (Esecutivo dell’Irlanda del Nord) riceve 9,2 miliardi di sterline da Westminster in base alla formula Barnett (il metodo utilizzato dal Tesoro britannico per aggiustare automaticamente il totale delle spese pubbliche destinate a Irlanda del Nord, Scozia e Galles, riflettendo i cambiamenti nei livelli di spesa destinati ai servizi pubblici in Inghilterra, Inghilterra e Galles o Gran Bretagna), con il 20-25% di riduzione delle spese pubbliche che colpirà Stormont.

I sindacati dicono che circa 40.000 lavoratori potrebbero perdere il posto di lavoro a causa dei tagli.

“Se cestiniamo queste decisioni, se scegliamo di non far nulla, se prendiamo gli avvisi del Labour e lo facciamo in seguito, il conto degli interessi aumenterà ed il debito peggiorerà, quindi anche i tagli sarebbero più gravi”, prosegue Cameron.

“Sarebbe una falsa scelta per l’Irlanda del Nord, pure se decidessimo di accantonare queste difficili decisioni; come quando continuate ad usare la carta di credito allora il conto continua a peggiorare; più profondi i tagli devono essere”.

Durante il fine settimana, il Segretario di Stato Owen Paterson ha spiegato che le concessioni finanziarie concesse dal governo laburista in base all’Accordo di St Andrews non potevano essere mantenute.

Tra gli impegni presi nel 2006 c’era un sostegno al bilancio pari a 18 miliardi di sterline per 10 anni.

“Stiamo onorando il sostegno al bilancio dell’Irlanda del Nord. Se si prende specificamente per esempio la questione della sicurezza e della polizia, ho acconsentito con Gordon Brown ad un pacchetto finanziario molto generoso per assicurare che abbiamo sostenuto la devolution in materia di polizia e giustizia”, a detto a UTV Cameron.

“La gente in Irlanda del Nord deve sapere che io credo nel Regno Unito e voglio tenere il Regno Unito insieme. Sosterrò l’Irlanda del Nord, hanno talento ministri lì e sarò sempre presente per ascoltare la rappresentanza dei partiti nordirlandesi. Voglio essere sicuro che l’economia dell’Irlanda del Nord sia un successo “.

Sia Robinson che McGuinness hanno criticato i commenti di Paterson.

“Lagente sarà preoccupata dalla dichiarazione del Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord. A quanto pare egli ritiene che gli accordi internazionali e gli impegni vincolanti con le istituzioni decentrate non hanno titolo se c’è un cambiamento dei governi o delle circostanze economiche”, ha riferito Robinson.

“Sia il governi britannico che irlandese sono garanti di questi accordi. Il governo irlandese sta onorando i propri impegni, è tempo che il governo britannico faccia altrettanto”, ha detto McGuinness.

Il vice primo ministro è stato presente ad una tavola rotonda in occasione della Conferenza Tory a Birmingham.

“La nostra posizione resta che dobbiamo crescere la nostra economia, proteggere i più vulnerabili nella nostra società e garantire che lavoriamo per soddisfare le esigenze di chi ha un bisogno oggettivo”, ha detto McGuinness.

Robinson e McGuinness dovrebbero incontrare il primo ministro britannico nelle prossime settimane.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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