HET nega di essere anti-lealista
L’Historical Enquiries Team si è difeso contro le accuse di parzialità nei confronti della comunità unionista, dopo che una protesta si è svolta all’esterno della sede della polizia a Belfast
I membri del Progressive Unionist Party hanno tenuto questa mattina la manifestazione con la quale rivendicano il continuo colpire i lealisti da parte degli ufficiali dell’HET.
Le indagini dell’unità speciale, istituita per riesaminare le morti avvenute tra il 1968 e il 1998 durante i Troubles, hanno portato finora a 72 arresti.
Di questi, 65 sono stati parte dell’Operazione Ballast, che ha esaminato le attività della UVF a North Belfast, specialmente quella dell’unità di Mount Vernon.
“Stanno trattando la classe operaia unionista con disprezzo”, ha detto a Utv il leader del PUP Brian Irvine.
“Non ho problemi con le indagini storiche – è per il modo in cui sta operando”.
Dave Cox dell’HET ha spiegato che avevano indagato sull’Operazione Ballast dopo gli ordini del Police Ombudsman, e questo ha portato ad uno squilibrio.
Ha riferito a Utv: “Lo squilibrio esiste perché ci stavano indagando sulla Operazione Ballast, come chiestoci dal Police Ombudsman – davvero un caso enorme che coinvolge crimini gravi e organizzati e anche omicidi settari e paramilitari.
“L’HET ha dovuto indagare su questo caso perché ci è stato passato dal Police Ombudsman per una questione di interesse pubblico, ma a causa della portata del caso ora è stato ripreso dalla PSNI”.
La spiegazione giunge dopo che Policing Board, rappresentante dell’UUP e membro del Policing Board, ha criticato l’organizzazione durante un’intervista ad un quotidiano.
“Sono stato ripetutamente avvertito – afferma McCrea al Newsletter – che se non ci confrontiamo con questo sbilanciamento percepito, potrebbero sorgere potenziali problemi nei mesi e negli anni a venire”.
“Bisogna ricordare che la maggioranza delle uccisioni sono state compiute dai Provisional IRA e ogni prosecuzione del processo di pace che non riconosce questo fatto potrebbe portare considerabile scontento”.