Settegennaio

Saluti romani e “presente” per anniversario strage di Acca Larentia

acca larentiaROMA (7 gennaio) – Centinaia di attivisti del movimento di destra Casa Pound Italia hanno «reso onore ai caduti», con il saluto romano, davanti alla sezione del movimento Area Identitatria, ex sede Msi, a Roma, nel trentunesimo anniversario della morte dei tre attivisti missini uccisi in via Acca Larentia, nel quartiere Appio-Tuscolano.

Dopo essersi messi in fila e sull’attenti, i partecipanti alla cerimonia, tutti giovani, hanno alzato il braccio teso nel saluto romano e gridato tre volte “presente” al richiamo «per tutti i camerati caduti». In oltre trecento, sotto la pioggia, hanno ricordato così Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni uccisi – i primi due dai terroristi rossi e il terzo da un carabiniere – il 7 gennaio 1978.

Un omaggio ai tre giovani militanti che, come ogni anno, si è concluso con la breve cerimonia del «presente» accompagnato dai saluti romani dei militanti disposti in file ordinate e richiamati sull’attenti dagli organizzatori.

Subito dopo i militanti di Casa Pound si sono allontanati dirigendosi alla fermata della metro di Colli Albani. Prima e dopo è stato continuo il via-vai di gente nella sede al civico 28 di via Acca Larentia, dove avvenne la strage. Torce accese, bandiere tricolori e fiori sono stati posti durante la giornata nei tre diversi punti dove furono uccisi 31 anni fa i tre attivisti.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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