Dopo essersi messi in fila e sull’attenti, i partecipanti alla cerimonia, tutti giovani, hanno alzato il braccio teso nel saluto romano e gridato tre volte “presente” al richiamo «per tutti i camerati caduti». In oltre trecento, sotto la pioggia, hanno ricordato così Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni uccisi – i primi due dai terroristi rossi e il terzo da un carabiniere – il 7 gennaio 1978.
Un omaggio ai tre giovani militanti che, come ogni anno, si è concluso con la breve cerimonia del «presente» accompagnato dai saluti romani dei militanti disposti in file ordinate e richiamati sull’attenti dagli organizzatori.
Subito dopo i militanti di Casa Pound si sono allontanati dirigendosi alla fermata della metro di Colli Albani. Prima e dopo è stato continuo il via-vai di gente nella sede al civico 28 di via Acca Larentia, dove avvenne la strage. Torce accese, bandiere tricolori e fiori sono stati posti durante la giornata nei tre diversi punti dove furono uccisi 31 anni fa i tre attivisti.