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I diari di Michael Collins resi disponibili al pubblico dopo la digitalizzazione da parte dell’Archivio Nazionale

Il leader repubblicano irlandese Michael Collins fu assassinato 100 anni fa questo mese a Co Cork

 

I cinque diari appartenenti all’icona rivoluzionaria sono stati presentati al Taoiseach Micheál Martin lo scorso anno prima della loro conservazione per l’esposizione al pubblico da parte dell’Archivio nazionale. I diari di Michael Collins sono stati resi disponibili al pubblico dopo che la famiglia del leader repubblicano li ha prestati all’Archivio nazionale irlandese. Contenenti dettagli mai visti prima su incontri e impegni dell’icona rivoluzionaria, i diari sono stati sottoposti a un trattamento di conservazione e digitalizzati. In precedenza, solo due dei cinque diari erano esposti al pubblico, con solo due pagine visibili. Ora tutti e cinque sono esposti al Michael Collins House Museum di Clonakilty, Co Cork, con un touchscreen che consente ai visitatori di leggerne il contenuto. Dal mese prossimo saranno resi disponibili al grande pubblico in formato digitale attraverso gli Archivi Nazionali. L’Archivio Nazionale ha descritto i diari come un’acquisizione “estremamente significativa”. Un portavoce ha dichiarato: “Restituendo i diari al luogo della giovinezza di Collins, un luogo che ha plasmato e formato il giovane rivoluzionario, li stiamo presentando a un pubblico più ampio come una nuova importante fonte primaria per approfondire la nostra comprensione di questa significativa figura nazionale”. La nuova esposizione precede il centenario dell’assassinio di Collins a Béal na Bláth, nella contea di Cork, il 22 agosto 1922. Parlando ieri al programma Morning Ireland di RTÉ Radio 1, la direttrice degli Archivi Nazionali Orlaith McBride ha detto che i diari “fanno poca menzione di alcuni degli eventi epocali che ci aspetteremmo di vedere” e contengono piuttosto dettagli su aspetti più banali dei suoi affari. “Le persone saranno sorprese dal fatto che non leggeranno i pensieri o le contemplazioni più intime di Michael Collins”, ha detto. “Non ci sono, ma ci sono voci significative che parlano chiaramente di un uomo coinvolto in tempi straordinari”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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