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Mozione dello Sinn Féin al Dáil per chiedere che le aggressioni israeliane siano deferite alla Corte penale internazionale

Il portavoce dello Sinn Féin per gli Affari Esteri, Matt Carthy TD, ha dichiarato che la prossima settimana il suo partito presenterà al Dáil (il Parlamento irlandese) una mozione che chiederà al governo di deferire i brutali attacchi israeliani a Gaza alla Corte Penale Internazionale per le indagini.

Il Teachta Carthy ha dichiarato:

“Questa settimana il Taoiseach Leo Varadkar ha dichiarato che il mancato rispetto del diritto umanitario da parte di Israele “non può essere irrilevante”.

“Accolgo con favore queste osservazioni. Ci devono essere conseguenze per il fatto che Israele ha deliberatamente preso di mira e ucciso migliaia di civili; per il fatto che ha preso di mira e distrutto infrastrutture civili come ospedali, scuole e moschee; per lo sfollamento forzato di massa di civili palestinesi; e per la negazione di acqua, cibo, carburante e altri rifornimenti essenziali alla popolazione civile di Gaza.

“La prima conseguenza dovrebbe essere la reiterazione della nostra richiesta di cessate il fuoco immediato, di rilascio immediato di tutti gli ostaggi e di adesione incondizionata di tutte le parti agli impegni assunti in base al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite.

“L’Irlanda dovrebbe inoltre esercitare il proprio diritto, in quanto Stato parte dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, di deferire le azioni in Palestina e in Israele al Procuratore della Corte, al fine di richiedere un’indagine su eventuali atti di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio che si sono verificati a Gaza nell’ultimo mese. La prossima settimana lo Sinn Féin presenterà al Dáil una risoluzione che incarica il governo irlandese di presentare tale richiesta.

“Diversi leader internazionali, tra cui il Taoiseach e il Tánaiste, hanno suggerito che Israele sta commettendo crimini di guerra. Certamente, lo Sinn Féin ritiene che le prove a riguardo siano chiare.

“È ora che l’Irlanda prenda posizione in difesa del diritto internazionale. Speriamo di ricevere il sostegno di tutti i partiti a questa importante mozione”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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