Arene

Il processo di pace genera strane accoppiate

Dal Sunday Journal – Eamon McCann, 5 febbraio 2006

Martin McGuinness ha trovato un eccellente bon mot per l’Independent Monitoring Commission (IMC) quando, riferendosi al suo ultimo rapporto, lo ha definito una “Balderdice” (1).

John De Chastelain
John De Chastelain
Non è tuttavia il solo rapporto dell’IMC della scorsa settimana a meritare derisione. Se le credenziali del querulo quartetto che compone la commissione sono dubbie, e lo sono, il generale canadese che torna alle luci della ribalta per indagare sulle valutazioni dell’IMC è un subdolo partecipante. O un furfante.
Che strane accoppiate fuor da ogni logica genera questo processo di pace! I seguaci di Paisley sembrano adesso credere che un manipolo di individui, tra cui figura anche il vecchio capo del Dipartimento di Giustizia del Free State, abbia tutto d’un tratto la verità in tasca. Questo ovviamente dopo che alcuni membri del DUP hanno speso un’intera esistenza attaccando quello stesso dipartimento perché si rifiutava di riconsegnare alle corti nordirlandesi i latitanti repubblicani.
Contemporaneamente, i Provos propongono un ex generale della NATO come testimone attendibile della propria bona fides.
Ho appreso dal Daily Ireland di giovedì che Balderdice e gli Spooks (2) percepiscono un compenso di 625£ al giorno (pro capite) per la loro consulenza professionale. Bizzarro.
John Alderdice
John Alderdice
John Alderdice è stato leader di un partito politico, l’Alliance Party, che non cessa di ricordarci il fatto che la Commissione Indipendente di Monitoraggio (IMC) è stata originariamente una loro proposta. E ci rammenta spesso, Alderdice, che brava persona egli sia. “È ampliamente riconosciuto che il mio ruolo durante le negoziazioni (per l’accordo di Belfast) e nel loro positivo sviluppo sia stato fondamentale”, sottolinea nel suo profilo alla Camera dei Lord. “Nel dicembre del 1998 sono stato insignito del prestigioso Averell Harriman Democracy Award… e nella stessa occasione ricevetti anche lo John F Kennedy Profile in Courage Award… nel 1999 mi hanno assegnato la Peruvian Medal of Congress.”.
Un atto di modestia da parte di Alderdice è raro di questi tempi, al pari di una buona parola nei suoi confronti dagli ex colleghi di partito.
Dopo essere stato eletto alla guida dell’Alliance durante l’Assemblea del 1998, Alderdice scarica il partito non appena Blair gli offre il posto di Speaker. Dopo il tracollo dell’Assemblea Mista, accetta l’offerta di Blair di mettersi in tasca più di tremila pound a settimana (per cinque giorni di lavoro) per il servizio nell’IMC.
John Grieve
John Grieve
John Grieve, ex capo della Metropolitan Police Special Branch e quindi “coordinatore nazionale” della British Anti-Terrorist Squad, Richard Kerr, ex direttore generale della CIA, e infine Joe Brosnan, ex segretario generale del Dipartimento di Giustizia, sono il trio degli Spooks che circonda Alderdice.
Né individualmente né collettivamente questi quattro operatori potrebbero essere ragionevolmente descritti come un gruppo di immacolati pronti ad agire senza preconcetti.
Se sono nel torto o nella ragione rispetto a ciò che hanno affermato sull’IRA, non posso saperlo con certezza. Ma so abbastanza da non fidarmi della loro parola.
Il verdetto dell’IMC è stato seguito dall’intervento del generale De Chastelain che getta dubbi sulle imputazioni e, all’atto pratico, sostiene la versione dei Provos.
John De Chastelain
John De Chastelain
Durante gli ultimi anni De Chastelain è stato portato in parata per tutta l’Irlanda come se non fosse mai stato screditato, alcuni direbbero addirittura disonorato, nella sua terra natia, il Canada. Chiunque avesse intenzione di prendere seriamente il giudizio di quest’uomo in materia militare, dovrebbe prima prendersi il tempo di leggere il rapporto del Giudice della Corte Federale Canadese Gilles Letourneau riguardo alle circostanze collegate alla morte di Shidane Arone per mano del reparto paracadutisti di stanza in Somalia nel 1993.
“Sembrava il rumore di un animale barbaramente macellato” affermò un soldato che aveva sentito le urla dell’adolescente sotto tortura provenienti dall’accampamento canadese.
Joe Brosnan
Joe Brosnan
Il Reggimento Parà canadese si trovava in Somalia come parte di un contingente che agiva da “peace-keeper” sotto sotto l’egida delle Nazioni Unite. Lo scandalo esploso per le torture e l’assassinio di Shidane obbligarono ad un’inchiesta pubblica le cui fasi furono trasmesse quotidianamente dai media di stato in entrambe le lingue ufficiali. Fotografie e filmati digitali che ritraevano i Parà gongolarsi della propria brutalità furono resi pubblici. Sull’accampamento dell’unità che aveva massacrato Shidane, appena fuori Mogadishu, sventolava la bandiera Confederata. Un soldato si era fatto riprendere mentre dichiarava “non abbiamo ancora ammazzato abbastanza negri”. Altri erano stati immortalati in saluti nazisti davanti alla swastika. In una delle foto un uomo di colore era nudo e in ginocchio, con un collare e un guinzaglio da cane, la schiena imbrattata di escrementi a comporre la scritta “KKK”.
Emerse che i Parà erano rinomati tra le forze armate per la loro ferocia, razzismo e indisciplina e che ufficiali anziani avevano espresso in anticipo le proprie perplessità rispetto al loro impiego in Somalia. Emerse inoltre che l’organizzazione, il comando e la supervisione dell’operazione non fossero stati tanto inefficienti quanto più del tutto assenti.
Il rapporto Letourneau fu talmente devastante che il Reggimento Parà fu sciolto. L’ufficiale che si distinse nella raccolta delle critiche più feroci fu il capo delle Forze di Difesa, De Chastelain. Egli “aveva esercitato uno scarso e inadeguato commando… un controllo inesistente e una supervisione distratta… aveva fallito nella propria responsabilità rispetto all’incarico assegnato dal proprio governo, un fallimento nell’azione, nella direzione e nel comando… Aveva consentito che considerazioni di carattere economico e politico motivassero importanti decisioni riguardanti il contingente”. E così via, pagina dopo pagina.
Un quotidiano canadese descrisse il seguito: “Dopo aver superato la tempesta di editoriali e commenti che chiedevano a gran voce le sue dimissioni, De Chastelain decise di congedarsi… e fu ricompensato con un altro ruolo governativo… quale membro del Northern Ireland Disarmament Commission, portandosi a casa un salario a sei cifre da aggiungere alle altre sei della pensione.”.
Tra De Chastelain e l’IMC, a chi dovremmo credere?
Personalmente credo che chiunque attribuisce a questi personaggi il ruolo di arbitri della propria condotta degradi se stesso e tutti coloro nel cui nome sostiene di agire.

Note

(1) Gioco di parole basato sull’aggiunta della lettera b al nome Alderdice. John Alderdice è un membro di spicco dell’Independent Monitoring Commission, mentre l’aggettivo bald generato dalla crasi significa “sfacciato”. Balderdice sta quindi ad indicare “una sfacciataggine alla Alderdice”. (ndt) Torna su
(2) In gergo: chiacchieroni. Con esso McCann si riferisce ai rimanenti tre membri dell’IMC. (ndt) Torna su

Traduzione a cura di Francesca Fodale

Tags

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close