AreneFree State

“The Broy Harriers” – 100 anni dopo: gli uomini che hanno difeso lo Stato irlandese raccontati in un nuovo libro

Gerard Lovett su Ireland's Special Branch: in un nuovo libro, la storia interna della loro battaglia contro l'IRA, 1922-1947

 

Nella foto, Gerard Lovett si rivolge alla folla durante la cerimonia di deposizione di una corona di fiori nel 2016, in occasione dell’uccisione del poliziotto James O’Brien, prima vittima dell’Easter Rising, nel Castello di Dublino. Fotografia: Nick Bradshaw

Oggi si dimentica spesso che le fasi di nascita del nuovo Stato irlandese, allora chiamato Stato Libero d’Irlanda, furono tortuose e dolorose. L’IRA, contraria al Trattato, era stata sconfitta militarmente, ma molti repubblicani dissidenti non riconoscevano la legittimità di quello Stato. Consideravano il nuovo governo un traditore della causa, ingannato dalle astuzie degli inglesi, nonostante le elezioni del 16 giugno 1922 avessero dato una grande maggioranza di deputati favorevoli al Trattato. L’IRA anti-trattato si considerava il governo legittimo dell’Irlanda ed era determinata a combattere fino alla liberazione del “quarto campo verde”. Per affrontare questa minaccia, nel “Bearna Baoil” entrò una dura squadra di giovani detective. Ex uomini favorevoli al Trattato, molti dei quali avevano prestato servizio nella “Squadra” di Michael Collins e nella Brigata di Dublino dell’IRA durante la Guerra d’Indipendenza, si guadagnarono rapidamente una temibile reputazione presso i repubblicani che li odiavano con passione. Originariamente conosciuti come Criminal Investigation Department (CID), furono istituiti da Michael Collins nell’agosto del 1922 e avevano sede presso Oriel House, all’angolo tra Westland Row e Fenian Street a Dublino. Le tattiche dell’Oriel House erano spesso rozze e illegali, ma erano comunque spietatamente efficaci quando il governo lottava per controllare il Paese nascente. Ufficialmente nota come Special Detective Unit, venne conosciuta informalmente come Special Branch. Il loro approccio rigoroso portò a diverse indagini sul ramo nel corso degli anni Venti e dei primi anni Trenta, tra cui l’uccisione di soldati britannici in licenza a Cobh nel 1924, gli attacchi concertati alle stazioni della Garda in tutto il Paese nel 1926, che portarono all’omicidio di due gardaí disarmati in uniforme, e l’assassinio del ministro della Giustizia Kevin O’Higgins nel luglio 1927. Tuttavia, in diversi casi in cui i tribunali emisero sentenze sfavorevoli ai detective, il governo rimase al fianco dei suoi uomini e pagò persino i risarcimenti a loro favore insieme alle spese legali. L’avvento del Fianna Fáil sotto la guida di Eamon de Valera nel 1932 fu un momento difficile per lo Special Branch, poiché molti TD del Fianna Fáil erano ex uomini dell’IRA contrari al Trattato e caduti nelle mani dello Special Branch. I tentativi di De Valera di placare i repubblicani e di allontanarli dalla strada della violenza portarono all’abrogazione della legislazione d’emergenza, al rilascio di tutti i prigionieri dell’IRA e a una grande epurazione dello Special Branch. Il primo ad andarsene fu il sovrintendente capo David Neligan, che fu relegato a un lavoro d’ufficio nel servizio civile. Sebbene il governo avesse inizialmente pianificato di abolire completamente lo Special Branch, il fallimento dell’approccio conciliante di de Valera e la crescente militanza di un’IRA risorta portarono presto a un ripensamento. Ciò portò alla rapida immissione di oltre 300 ex uomini dell’IRA favorevoli al Trattato nella Special Branch, che furono rapidamente battezzati “The Broy Harriers” (dal nome di un branco di segugi noto come “The Bray Harriers”). Tuttavia, fu lo scoppio della seconda guerra mondiale, nel settembre 1939, a porre il governo e lo Special Branch di fronte alla sfida più grande. L’IRA era entusiasta del fatto che la Gran Bretagna fosse nuovamente coinvolta in una guerra e si aspettava che l’aiuto tedesco sarebbe stato nuovamente disponibile (come era accaduto nel 1916), ma il governo di de Valera aveva deciso di adottare una rigida politica di neutralità ed era determinato a non dare all’IRA una scusa per invadere il Paese, né agli inglesi né ai tedeschi. Nel dicembre 1938, il Consiglio dell’esercito dell’IRA si proclamò governo legittimo dell’Irlanda con il diritto di condurre una guerra in nome della Repubblica e presentò ai britannici un ultimatum per ritirare le loro forze dall’Irlanda. Quando questo venne ignorato, iniziò la sfortunata campagna di bombardamenti nelle città del Regno Unito. In patria, il governo introdusse una legislazione draconiana che fornì il quadro giuridico per reprimere spietatamente l’IRA. Con numeri aggiuntivi, una nuova leadership e la nomina di Gerard Boland a ministro della Giustizia, lo Special Branch era pronto per la situazione. La prima incursione in una casa di Rathmines Park, a Dublino, portò alla scoperta della maggior parte del Consiglio dell’Esercito dell’IRA, che fu prontamente incarcerato, insieme ad altre 50 persone in tutto il Paese. Ma questa battuta d’arresto non impedì all’IRA di compiere un’audace incursione al Magazine Fort nel Phoenix Park di Dublino nel dicembre 1939, portando via oltre un milione di munizioni dell’esercito in 13 camion. Tuttavia, nel giro di poche settimane, gli investigatori e le truppe recuperarono più munizioni di quante ne fossero state rubate, mentre 10 dei razziatori e decine di altri furono arrestati in tutto il Paese e internati senza processo. Alla fine degli anni della guerra, lo Special Branch poteva guardare ai suoi successi con una certa soddisfazione, anche se sei di loro avevano pagato con la vita. La minaccia dell’IRA era stata completamente debellata: sei di loro furono giustiziati tra il 1939 e il 1946, altri tre furono uccisi dallo Special Branch, mentre centinaia di altri furono imprigionati o internati senza processo. Gerald Boland ha reso loro omaggio: “Voglio dire che quel particolare ramo della Garda Síochána è stato responsabile di impedire agli elementi sovversivi di questo Paese di trascinarci nell’ultima guerra. Se non fosse stato per il servizio reso da quel ramo, questo Paese si sarebbe trovato in una posizione davvero molto precaria”.

Gerard Lovett è un membro in pensione del Garda Special Branch e autore del libro “Ireland’s Special Branch: The inside story of their battle with the IRA, 1922-1947.

 

 

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close