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Sette spari contro abitazione di consigliere SDLP a South Belfast

Claire Hanna, SDLP

Ignoti hanno sparato sette volte contro la casa di Claire Hanna, segretaria internazionale dello SDLP

I colpi sono stati sparati da una pistola a piombini ad alta potenza.

In un comunicato diffuso domenica dal partito nazionalista si legge che la porta e le finestre della casa del consigliere sono state colpite sette volte.

L’attacco sarebbe avvenuto tra giovedì sera e venerdì mattina.

La consigliera, il marito e la figlia non erano in casa al momento degli spari.

La Hanna, presidente del Policing and Community Safety Partnership per East Belfast, ha detto che l’attacco l’ha completamente disgustata e ha mostrato totale disprezzo per la sua giovane famiglia.

“È una violazione della nostra sicurezza”, ha detto a UTV.

“Mio marito ed io abbiamo una figlia piccola e, ovviamente, la sua sicurezza è la nostra principale preoccupazione nella vita e questo incidente ci ha molto scosso”.

Claire Hanna ha detto che non si sarebbe fatta intimidire da quelli che ha descritto come fascisti senza alcun rispetto per la democrazia.

“Le ultime settimane sono state inquietanti per quelli di noi che aspirano ad un futuro realmente condiviso e per il principio che tutti qui possono essere britannici, irlandesi o in qualsiasi modo scelgano.

“Questo attacco non mi impedirà di lavorare per promuovere i valori fondamentali dello SDLP di collaborazione, uguaglianza e mutuo rispetto”.

Anna Lo, parlamentare di Alliance Party per South Belfast, ha detto che non c’era “alcuna giustificazione” per l’attacco contro la casa di un rappresentante eletto.

“Quanti altri attacchi contro i rappresentanti eletti, il personale staff e la PSNI dovremo soffrire prima che i politici unionisti si rendano conto che le proteste illegali che continuano a frequentare non fanno altro che aumentare la paura e la tensione nella comunità”, ha aggiunto.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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