Distretto Nord

L’uso della forza letale da parte dei soldati della SAS nell’imboscata di Coagh che uccise tre uomini dell’IRA era giustificato, ha stabilito il coroner

Nel presentare le conclusioni provvisorie dell’inchiesta su Coagh, il medico legale Michael Humphreys ha dichiarato che l’uso della forza è stato “ragionevole e proporzionato”, in quanto i soldati erano onestamente convinti che fosse necessario per evitare la perdita di vite umane. Tuttavia, il medico legale ha anche concluso che l’operazione non è stata pianificata in modo da ridurre al minimo la necessità di ricorrere alla forza letale.
L’inchiesta sulla morte di Peter Ryan, Tony Doris e Lawrence McNally a Coagh, Co Tyrone, il 3 giugno 1991, si è aperta nel 2022. I tre uomini furono intercettati mentre guidavano su un’auto rubata attraverso Coagh da soldati della SAS che sospettavano avessero intenzione di uccidere un membro delle forze di sicurezza. All’inchiesta è stato detto che sono stati sparati fino a 150 colpi. Il giudice Humphreys, pronunciando il verdetto sul caso, ha dichiarato: “Lawrence McNally è morto in seguito a ferite d’arma da fuoco alla testa e al cuore. “Tony Doris è morto in seguito a ferite d’arma da fuoco alla testa. Michael Ryan è morto a causa di una ferita d’arma da fuoco al petto. Lawrence McNally e Michael Ryan sono stati uccisi dal soldato G. Tony Doris è stato ucciso dal soldato B”. Ha aggiunto: “In ogni caso, l’uso della forza letale è stato giustificato in quanto i soldati erano onestamente convinti che fosse necessario per evitare la perdita di vite umane. L’uso della forza da parte dei soldati era ragionevole nelle circostanze che ritenevano tali. L’operazione non è stata pianificata e controllata in modo tale da minimizzare il più possibile la necessità di ricorrere alla forza letale”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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