Distretto Nord

Agenti statali legati agli omicidi di Fox e McKearney

L’MI5 e il Northern Ireland Office si oppongono a che i parenti ricevano informazioni vitali

 

 

I dettagli del sospetto coinvolgimento dei servizi segreti britannici negli omicidi di Fox e McKearney sono emersi durante le recenti udienze dell’inchiesta. Oggi un medico legale ha avvertito che non può continuare l’inchiesta sui quattro omicidi perché è stato detto che il Northern Ireland Office e l’MI5 si sono opposti a rendere pubbliche le informazioni legate al caso. A febbraio è emerso che l’ex comandante dell’UVF Robin “The Jackal Jackson” era stato identificato dall’MI5 come sospetto per gli omicidi di Kevin e Jack McKearney nel gennaio 1992. Ex membro dell’UDR e sospetto agente di Stato, si ritiene che sia stato coinvolto in decine di omicidi settari nel corso di oltre 20 anni. Durante la stessa udienza, un avvocato ha detto che altri presunti agenti di Stato collegati al caso includono l’ex capo dell’UVF Billy Wright. Durante l’udienza del mese scorso è emerso che Jackson aveva denunciato Wright all’UVF nel 1993, accusandolo di essere anch’egli un agente statale. Jackson ha anche fatto riferimento allo stretto collaboratore di Wright, Mark “Swinger” Fulton, che si ritiene sia stato coinvolto in numerosi omicidi settari. Un altro presunto agente di Stato, il lealista del Mid Ulster Alan Oliver, è stato collegato dall’inchiesta all’omicidio di Charles e Tess Fox nel settembre 1992. Oliver è stato associato a diversi omicidi settari, tra cui un attacco con armi da fuoco a un negozio di mobili nel quartiere Drumbeg di Craigavon nel 1991, che ha causato la morte di Eileen Duffy (19 anni), Katrina Rennie (16 anni) e Brian Frizzell (29 anni) – nella foto in alto. Anche membri dell’UDR sono stati collegati agli omicidi di Fox, mentre durante un’udienza il medico legale ha sentito che è stato suggerito “che una fonte all’interno delle forze di sicurezza abbia fornito all’UVF di Lisburn/Mid Ulster informazioni sugli obiettivi”.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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