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Carme Forcadell, oratrice del parlamento catalano incarcerata, ha ottenuto un permesso speciale per prendersi cura di sua madre

L’ex presidente della camera del parlamento catalano (la Generalitat de Catalunya), Carme Forcadell, in prigione per il reato di sedizione con una pena di 6 anni, è stata autorizzata a lasciare il carcere e prendersi cura della sua anziana madre tre giorni alla settimana. Questa decisione è stata presa dalla commissione per il trattamento dei prigionieri nella prigione di Mas d’Enric, vicino a Tarragona, sulla base dell’articolo 100.2 del regolamento carcerario spagnolo.

Con il congedo concesso, Forcadell sarà fuori dal penitenziario nove ore al giorno, tre giorni alla settimana tra lunedì e venerdì. Da giugno 2019, la leader indipendentista è stato detenuta nel penitenziario di Mas d’Enric, dopo essere stata nelle celle in altre carceri di Madrid e della Catalogna. In totale, fino a oggi, ha trascorso un totale di 692 giorni in prigione, quasi due anni.

L’ex oratore parlamentare, insieme ai leader della società civile Jordi Cuixart e Jordi Sànchez, sono i primi leader separatisti a ottenere tale permesso di congedo in corso di detenzione. Per il momento, le autorità penitenziarie catalane sostengono che non informeranno della data di inizio di questo permesso o dichiareranno ufficialmente i nomi delle organizzazioni in cui deve essere svolto il volontariato per motivi di sicurezza.

La commissione di trattamento dei prigionieri, che comprende psicologi, educatori sociali, medici e insegnanti, ha concesso a Forcadell questa categoria di permesso speciale, che deve essere ratificata da un tribunale penitenziario, con i pubblici ministeri che potrebbero essere in grado di discutere contro la decisione. Tuttavia, un ricorso per l’accusa contro la decisione del consiglio non paralizzerebbe il permesso e Forcadell potrebbe iniziare il suo lavoro di volontariato mentre attende ancora una decisione finale. Alla fine, lei stessa potrebbe appellarsi alla decisione di un tribunale superiore.

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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