Catalogna, il bilancio: 579 feriti e 4 hanno perso un occhio a causa dei proiettili di gomma della polizia di Madrid
Quattro persone hanno perso un occhio e il Servei d’Emergències Mèdiques (SEM) ha curato un totale di 579 feriti in tutta la Catalogna durante l’ultima settimana di proteste e scontri, secondo il consigliere sanitario Alba Vergés. Nelle dichiarazioni al RAC1, Vergés ha spiegato che dal lunedì al venerdì il SEM ha soccorso 565 persone e questo sabato se ne sono aggiunte 14.
Dei feriti, quattro hanno perso la vista, dopo che è stato confermato che sono state colpiti da proiettili di gomma al volto sparati dai reparti antisommossa della polizia spagnola. Di quelli ammessi, una ragazza ancora in condizioni ritenute gravi. Ha trauma cranioencefalico ma è migliorata nelle ultime ore ed è stata in grado di abbassare il suo status.
Il consigliere ha affermato che “dal punto di vista medico può essere confermato” che queste lesioni siano dovute all’impatto di una palla di gomma, e ha affermato che “è ovvio visto ciò che sta accadendo in questi giorni”. A questo proposito, si rammarica che la Catalogna abbia fatto un passo “imperativo” sull’uso delle palle di gomma attraverso il divieto in Parlamento – ciononostante il Mossos d’Esquadra ha esploso proiettili di plastica, come la Policia Nacional – e si rammarica di rivivere “episodi come questi”. “Non credo che debbano ripetersi, vogliamo un poliziotto del 21 ° secolo”, ha detto.
Vergés ha anche criticato il ministro degli Interni, Fernando Grande-Marlaska, che ha discriminato i feriti e gli altri “preoccupandosi solo degli agenti della polizia di Madrid”. “Il sistema si rivolge a tutti e lavoriamo per la migliore attenzione di tutti”, ha affermato. Il consigliere ha affermato che non visiterà i feriti in uniforme, in riferimento alla visita che Marlaska ha fatto alla sola polizia. “Ci vuole rispetto per i feriti e i loro parenti”
Infine, ha rivendicato il diritto di protestare garantendo che le proteste possano “svilupparsi con la massima garanzia per la sicurezza”.
