Elezioni Catalogna: Oriol Junqueras potrà parlare alla stampa dal carcere
La Commissione elettorale centrale spagnola ha autorizzato Oriol Junqueras, capo della candidatura del CER al Congresso, a prendere parte a una conferenza stampa con ACN (Catalan News Agency) dal carcere. Negati, invece, sono le interviste richieste dalle emittenti pubbliche catalane TV3 (per il programma Els Matins) e Catalunya Ràdio, per bilanciare le loro interviste con gli altri candidati. Né gli sarà permesso di prendere parte al dibattito di TV3 il 24 aprile, né il dibattito di stasera su TVE.
Per quanto riguarda la conferenza stampa organizzata da ACN, è autorizzato a prenderne parte perché la commissione non vede motivi sufficienti per impedirgli di farlo “telematicamente”. Questa sarà la prima conferenza stampa di Junqueras dalla sua prigionia.
Nella sua sentenza, la commissione rileva che nei casi di TV3, Catalunya Ràdio e TVE, le relazioni del segretario generale del servizio penale spagnolo trovano le richieste “incompatibili”. Fornisce l’esempio degli orari delle interviste e dei dibattiti in questione e dell’impossibilità di avere a disposizione l’unica sala di videoconferenza funzionante nella prigione di Soto del Real. Citano anche il fatto che Junqueras deve partecipare apparire dinanzi la corte in quei giorni.
D’altra parte, quando si tratta di ACN la richiesta è per venerdì 19 alle 10, quando la prova non sarà in sessione. La corte ritiene che “non vi siano sufficienti ragioni per impedirne l’autorizzazione, in quanto tali misure dovranno essere prese dall’autorità competente affinché la partecipazione telematica del candidato possa avvenire”.
Questo accade lo stesso giorno in cui la Commissione elettorale provinciale di Barcellona ha autorizzato l’ERC a tenere una manifestazione al carcere di Lledoners, dove Junqueras è stato trattenuto per mesi prima dell’inizio del processo. Il rally, che si terrà il 18 aprile, organizzato da Gabriel Rufián, il cui nome è il secondo nella lista dei candidati al Congresso di Barcellona, sarà per i prigionieri che hanno chiesto il voto e ai media è stato vietato di essere presenti all’interno del carcere.
