Askatasuna Aurrera

ETA: “La línea invisible” atterra al 23° Festival di Malaga dal 13 marzo

La serie originale prodotta da Movistar+ “La línea invisible” si concentra sulle origini dell’ETA e sul primo omicidio dell’organizzazione. Sarà rilasciato venerdì 17 aprile, completo ma non prima di passare al 23° Festival di Malaga il 13 marzo prossimo, dove partecipa nella sezione ufficiale fuori concorso.

La serie è diretta da Mariano Barroso e vede protagonisti Àlex Monner, Antonio de la Torre, Anna Castillo, Asier Etxeandia, Patrick Criado, Pablo Derqui ed Enric Auquer, tra gli altri.

Ispirato da un’idea originale di Abel García Roure e scritto da Michel Gaztambide e Alejandro Hernández in collaborazione con il regista stesso.

La línea invisible, le cui riprese sono state completamente sviluppate in diverse località di Euskadi dallo scorso maggio fino alla fine di agosto, consisterà in sei episodi di 45 minuti e uscirà su Movistar+ il 17 aprile 2020.

Il 7 giugno 1968, il leader dell’ETA Txabi Etxebarrieta (Àlex Monner) attraversò la “linea invisibile” uccidendo la prima vittima mortale dell’organizzazione, la guardia civil galiziana José Antonio Pardines (Xóan Fórneas).

Poche ore dopo lo stesso omicidio, Txabi è stato abbattuto in uno scontro con la guardia civile, diventando il primo a uccidere e il primo a morire nella storia dei Euskadi Ta Askatasuna.

Dopo la morte del loro leader, i compagni di Txabi (Anna Castillo, Patrick Criado, Joan Amargós), decidono di vendicarelo uccidendo il suo principale persecutore, l’ispettore Melitón Manzanas (Antonio de la Torre). Non sono consapevoli che stanno per aprire un percorso pieno di dolore e vendetta, di paura e terrore che avrebbero segnato i prossimi cinquant’anni della storia della Spagna.

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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