Gli Interni francesi sospendono l’evento ultranazionalista catalano a Perpignan il 29: “problemi per la sicurezza”
La radio francese Equinox ha avvertito che ci sono ancora molti dubbi sul fatto che l’evento pubblico con Carles Puigdemont possa tenersi a Perpinyà il 29 febbraio. Sembra che in Catalunya del Nord ci siano nuove voci su problemi con la celebrazione. Sebbene migliaia di separatisti continuino a preparare il grande incontro di Perpinyà, pare che il ministro degli Interni francese avrebbe cercato di bloccare la celebrazione dell’evento.
Equinox riferisce che dal ministero degli Interni francese, il sindaco della città, Jean-Marc Pujol, sarebbe stato chiamato per “consigliarlo” di non consentire la manifestazione con l’ex presidente catalano in esilio in Belgio, Carles Puigdemont (primo nella lista dei ricercati di Madrid). Ma Pujol ha rifiutato di farlo e avrebbe apertamente difeso il diritto di un deputato europeo a apparire in eventi pubblici. Bisogna anche sottolineare che in Francia stanno facendo una campagna per le elezioni comunali e Pujol non vuole assolutamente perdere l’elettorato catalano.
Il piano dell’incontro deve essere accettato dalla Prefettura di Perpinyà, che dipende dal Ministero degli Interni francese. La Prefettura dovrebbe verificare l’idoneità delle misure di sicurezza pianificate per gli indipendentisti (ci si aspetta la prtecipazione di circa 100.000 supporters), il che significherebbe quasi lo stesso volume di persone della popolazione della città. Josep Bonet, presidente del Consell della Repubblica di Perpinyà dopo le dimissioni di Júlia Taurinyà, assicura che tutto sia pronto e che le precauzioni prese siano le solite in un atto di questo tipo, ma finora i tecnici della Prefettura non hanno voluto incontrare i responsabili della Consell per la República, gli organizzatori dell’evento, per discutere della questione, e la Prefettura potrebbe vietare la manifestazione, anche il giorno prima, se affermasse che potrebbero esserci problemi con la sicurezza. Allo stesso modo, la Prefettura teme anche che una sospensione della tanto attesa kermesse ultranazionalista catalana porta a incidenti.
