Askatasuna Aurrera

‘Josep’. La storia animata del repubblicano catalano Bartolí va alla conquista di Parigi

'Josep' è un'affascinante e sontuosa lezione di storia che esalta lo spirito di resistenza

Marsiglia oggi. Una donna e suo figlio visitano il vecchio nonno recluso che giace quasi morto sul letto. Molti quadri ricoprono le pareti. Zoomiamo sul volto di un uomo torturato. Uno schizzo la cui forza e disagio piacciono al nipote, già dotato per il disegno. Quindi interroga suo nonno ed è il potere evocativo dell’arte che stimola il vecchio a raccontare la sua vita e la storia di questo dipinto…

“Travolto dall’ondata di repubblicani in fuga dalla dittatura franchista, il governo francese li rinchiude nei campi. Due uomini separati da filo diventeranno amici. Uno è un poliziotto e l’altro un fumettista. Da Barcellona a New York, la vera storia di Josep Bartolí, combattente antifranchista e artista d’eccezione”, racconta la sinossi del film.

Nel 1939 ebbe luogo la Retirada, l’esodo nei Pirenei di quasi 500.000 spagnoli in fuga dal franchismo e in cerca di rifugio in Francia. Tra questi, il fumettista repubblicano Josep Bartoli ha abbozzato la vita quotidiana in questi campi improvvisati. Congelando la storia con tratti di matita, ha fornito una testimonianza eccezionale, mostrando le condizioni veramente atroci di questa reclusione. È dai suoi veri disegni che il nonno, all’epoca gendarme incaricato del controllo dei campi, racconta il suo incontro e la sua amicizia con il pittore spagnolo, fino al suo esilio in Messico. Mostra la necessità vitale del disegno e come l’evoluzione del suo stile rivela il suo rapporto con il mondo. Dalla caricatura in bianco e nero, con tratti duri e nervosi che tradiscono la paura, alle zone piatte di colore “che attirano e respingono come amanti” dopo aver incontrato Frida Kahlo…

Josep è il primo lungometraggio d’animazione di Aurel, fumettista. È un film ambizioso e potente, con una bella combinazione di contenuto e forma. L’animazione permette di ravvivare la memoria e di ritrarre Bartoli utilizzando il proprio mezzo espressivo: il disegno, l’arma che gli ha permesso di resistere e di testimoniare un periodo buio della storia franco-spagnola, ancora poco mostrato al cinema. Un film romantico sui temi della memoria e della trasmissione, con le loro zone d’ombra e di luce. Una magnifica ode al disegno come potere salvifico. Intelligente, sottile, commovente!

Il film è disponibile in sette sale cinematografiche della capitale francese.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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