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La repressione delle proteste genera la quarta notte di scontri a Barcellona

Barcellona è ancora una volta l’epicentro delle proteste e di scontri in Spagna per l’imprigionamento del rapper catalano Pablo Hasél dopo essere stato condannato a nove mesi di prigione, sei anni di interdizione pubblica e quasi 30.000 euro di multa per crimini di “glorificazione del terrorismo all’ETA, GRAPO e IRA, e insulti alla Corona dei Borbones” attraverso le sue canzoni e messaggi di Twitter. Le manifestazioni a favore del rapper Pablo Hasel sono iniziate nel tardo pomeriggio di oggi in diverse città catalane e, per il quarto giorno consecutivo, centinaia di persone hanno lanciato proclami per la sua liberazione a Barcellona, ​​Girona, Tarragona, Vilafranca del Penedès, Valladolid e València. Circa 1.500 persone, secondo la Guardia Urbana, si sono riunite questo pomeriggio intorno alla Plaza Universitat de Barcelona, ​​dove è stata indetta un’altra nuova convocazione. Hanno cantato un rap in difesa del territorio e dell’ambiente che si è concluso con le grida di “libertà Pablo Hasel”, mentre è aumentava il numero di persone arrivate nella piazza centrale della città di Barcellona, ​​dove ore prima c’era già un forte numero dei reparti antisommossa dei Mossos d’Esquadra. Successivamente, i manifestanti sono scesi per via Laietana fino a Pla de Palau, dove hanno iniziato a bruciare container e hanno attaccato due sportelli bancari, uno dei quali è stato incendiato. La tensione nel centro di Barcellona stasera è aumentata. Gruppi antifa incappucciati hanno devastato negozi nel Triangle e nella Ciutat Vella, come riportato da fonti della polizia. “Fai molta attenzione se sei nel centro di Barcellona. Per precauzione, non passare per Plaça Catalunya, dove si stanno costruendo barricate, vengono saccheggiati negozi e vengono lanciati oggetti pericolosi alla polizia”, ​​si legge nel tweet di allerta della Polizia Stradale catalana. Al momento tre persone sono state arrestate e gli scontri stanno continuando alla Rambla. D’altra parte, il Comune di Barcellona stima tra 400.000 e 500.000 euro il costo dei danni causati agli spazi pubblici nelle tre notti di disordini di questa settimana in città, 315.000 dei quali a causa dell’incendio di oltre 200 contenitori di rifiuti. L’antagonismo independentista catalano, sceso nuovamente in piazza per la quarta notte consecutiva, a Girona e ha ingaggiato i primi scontri con i Mossos d’Esquadra intorno alle otto e mezza di questa sera. Hanno lanciato mattoni contro la facciata dei tribunali. Poco dopo, la Brimo, la celere catalana, ha iniziato a camminare verso la concentrazione senza caricare, e in questo corso gli agenti hanno arrestato almeno due persone. Mezzo migliaio di persone continuano, intanto, a manifestare a Girona. A Tarragona, centinaia di persone si sono radunate nella piazza Imperiale Tarraco, da dove hanno marciato verso il Rettorato dell’Università Rovira i Virgili dietro uno striscione con lo slogan “Libertad Pablo Hasel”. Finora non ci sono stati incidenti. Concentrazione anche a Valladolid per chiedere il rilascio di Pablo Hasél dove circa duecento persone hanno gridato per la libertà del rapper simbolo della repressione spagnola. 

 

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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