Un avvocato della sinistra Abertzale, Arantza Zulueta, è stata rilasciata oggi dopo aver scontato quattro mesi e mezzo di carcere a Valencia e tre anni a Zaballa per aver guidato il cosiddetto “fronte delle prigioni” dell’ETA. Zulueta, che ha prestato servizio come avvocato a difesa di molti prigionieri della storica formazione basca, è stata condannata insieme a Jon Enparantza come leader dell’organizzazione creata, afferma Madrid, per controllare un gruppo di prigionieri dissidenti dopo la cessazione dell’attività terroristica di Euskadi Ta Askatasuna.
Durante il processo giudiziario, 47 persone sono state accusate, tra cui avvocati, giornalisti, professori e membri della sinistra Abertzale. Tutti hanno raggiunto un accordo con il procuratore per riconoscere i fatti e accettare una condanna per “associazione in una banda terroristica”. Un accordo che ha anche concesso l’aggravante esercitata dall’Associazione delle vittime del terrorismo (AVT) e dall’associazione Dignità e Giustizia.
Il pubblico ministero ha raggiunto un accordo con i 47 imputati del “fronte carcerario” dell’ETA, tutti, ad eccezione di Zulueta ed Enparantza, che sono stati condannati a pene minori e non hanno comportato l’entrata in prigione. Nel caso dell’avvocato, la sua condanna è stata di tre anni e mezzo. Ridotti a tre che ha trascorso in detenzione preventiva, principalmente in isolamento. Nel caso di Enparantza, la pena era inferiore, due anni e sette mesi.
Zulueta ha lasciato la prigione di Picassent a Valencia, dove stava scontando la pena dopo essere stata trasferita dalla prigione di Alava di Zaballa lo scorso novembre.
