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Migliaia di catalani convergono a Strasburgo

Carles Puigdemont ha dichiarato che non confermerà la sua presenza  fino all'ultimo momento, data la possibilità che la Spagna emetta un nuovo mandato di cattura europeo per lui, e su cui le autorità francesi potrebbero agire

Migliaia di catalani sono in movimento: alcuni sono già in viaggio, altri stanno facendo i bagagli. Da ieri a martedì, più di seimila stanno prendendo auto, pullman e treni per la città di Strasburgo, a circa mille chilometri a nord della Catalogna. Lo fanno per partecipare alla manifestazione contro il veto sugli eletti deputati, Oriol Junqueras, Carles Puigdemont e Toni Comin, e per dare visibilità al conflitto catalano e alla repressione che viene applicata. L’obiettivo, in breve, è quello di rendere la voce del movimento udibile dai media internazionali  durante la sessione plenaria costituzionale del Parlamento europeo, prevista per martedì 2 luglio, e dove, salvo modifiche dell’ultimo minuto, nessuno dei tre rappresentanti eletti sarà presente, essendo stato escluso dalla Commissione elettorale spagnola, nonostante abbia ottenuto oltre 2 milioni di voti nelle elezioni europee del 26 maggio.

Secondo il ‘Consiglio della Repubblica’, una sorta di governo ombra in esilio che ha organizzato la manifestazione, circa 80 pullman e due voli charter sono stati confermati mentre stavano compiendo il viaggio, trasportando circa 6.000 persone. Alcuni degli autobus sono già partiti questa domenica per la Francia, mentre altri lo faranno oggi. Ma tutti quelli a bordo, insieme a quelli che stanno volando e quelli che stanno facendo a modo loro, convergeranno insieme fuori dal palazzo del Parlamento europeo nella capitale dell’Alsazia martedì.

LA concentrazione inizia martedì mattina alle 9:00 – l’ora in cui arriveranno gli eurodeputati – i manifestanti sono chiamati ad incontrarsi al Pont Josep Bech (ponte) dove incrocia Rue Lucien Febvre, proprio di fronte al palazzo del Parlamento Europeo . Tuttavia, l’evento centrale non si svolgerà fino alle 12, quando verranno pronunciati i discorsi principali e verrà letto il manifesto “Let’s Fill Strasbourg”, firmato da 30.000 persone finora.

Il testo afferma che Junqueras, Puigdemont e Comín hanno rappresentato più di 1,7 milioni di voti in Catalogna – quasi 2,3 milioni in tutto lo stato spagnolo – e avverte che “la Spagna sta contagiando l’Unione europea con la sua soluzione repressiva alla pacifica, civile richiesta democratica dei catalani “. Detto questo, il manifesto chiede alle istituzioni dell’UE “di prendere l’iniziativa di promuovere e mediare nel dialogo e negoziazione tra la Catalogna e la Spagna sul diritto all’autodeterminazione”.

Al termine della manifestazione, i principali firmatari del manifesto, che sono anche supportati da oltre trenta diverse piattaforme e organizzazioni, lo presenteranno al registro del parlamento insieme a una lettera indirizzata al presidente del parlamento dell’UE.

La commissione elettorale centrale della Spagna ha deciso di lasciare i seggi dei tre deputati vacanti, dal momento che i tre politici non hanno intenzione di raccogliere i loro documenti formali e giurare fedeltà alla Costituzione spagnola. Junqueras, invece, gia’ in carcere, non ha potuto essere presente perché la Corte Suprema gli ha negato il permesso, anche se gli aveva concesso esattamente lo stesso diritto di effettuare la stessa formalità rispetto alla sua precedente elezione come  deputato spagnolo dopo le elezioni generali del 28 aprile . Nel caso degli esiliati Puigdemont e Comín, sono stati negate le possibilità di poter effettuare il giuramento e la raccolta dei documenti ovunque tranne che in territorio spagnolo, dove li aspetta un mandato di arresto.

Tuttavia, gli avvocati di tutti e tre i politici hanno annunciato l’intenzione di portare il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo.

La manifestazione, oltre a denunciare il veto della commissione elettorale spagnola, chiede per i tre deputati indipendentisti  di poter sercitare i loro ruoli come MEP, ma più ampiamente ha anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione internazionale del conflitto catalano. A questo proposito, la protesta esprime anche la domanda per la Spagna di allinearsi alla risoluzione emessa lo scorso maggio dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, giungendo alla conclusione che tre dei leader catalani in carcere (Jordi Cuixart, Jordi Sànchez e Oriol Junqueras) sono detenuti per motivi politici e dovrebbero quindi essere rilasciati immediatamente.

All’evento di Strasburgo parteciperanno il presidente catalano Quim Torra e alcuni ministri del suo governo, tra cui il ministro degli esteri Alfred Bosch. Ci saranno altri rappresentanti di partiti politici e organizzazioni indipendentiste. Carles Puigdemont ha dichiarato che non confermerà la sua presenza  fino all’ultimo momento, data la possibilità che la Spagna emetta un nuovo mandato di cattura europeo per lui, e su cui le autorità francesi potrebbero agire.

La manifestazione di domani sarà la terza grande manifestazione che il movimento indipendentista ha tenuto fuori il territorio della Catalunya, dopo la protesta a Bruxelles nel dicembre 2017 e la manifestazione a Madrid nel marzo di quest’anno.

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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