Abbiamo dato a Lord Frost un messaggio chiaro e inequivocabile “il protocollo deve andare”

Una delegazione del DUP dice di aver dato a Lord Frost un chiaro messaggio che il protocollo dell’Irlanda del Nord deve andare. I deputati unionisti Sir Jeffrey Donaldson e Gavin Robinson insieme a Lord Dodds hanno incontrato il ministro della Brexit martedì pomeriggio. Sir Jeffrey ha detto che è stato uno “scambio di opinioni diretto e schietto”, aggiungendo che hanno evidenziato il “danno continuo” alle imprese e ai consumatori in Irlanda del Nord “come conseguenza diretta del protocollo”.

“Il nostro messaggio era chiaro e inequivocabile, il protocollo deve andare e il governo dovrebbe intraprendere ulteriori azioni unilaterali per ripristinare il pieno e libero accesso della nostra provincia al mercato interno del Regno Unito”, ha detto Sir Jeffrey.

In precedenza il leader uscente del DUP, il primo ministro Arlene Foster, ha accusato l’UE di avere un “orecchio di latta” per le preoccupazioni sul protocollo.

L’arcigna unionista stava parlando dopo che il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che il protocollo deve essere implementato.

Una nuova serie di controlli sulle merci nei porti di Belfast e Larne, secondo i termini del protocollo, ha scatenato la rabbia degli unionisti e dei lealisti che sentono che l’Irlanda del Nord viene separata dal resto del Regno Unito.

Mentre continuano i colloqui tra l’UE e il governo britannico per risolvere alcune delle questioni legate al protocollo, il leader uscente del DUP, la signora Foster, e il suo successore Edwin Poots hanno insistito che deve essere eliminato.

Sir Jeffrey ha detto che la delegazione del DUP ha sfidato il governo ad agire sul protocollo.

“Abbiamo chiarito che il governo deve agire con attenzione ma con decisione per ripristinare il delicato equilibrio delle relazioni comunitarie nei prossimi giorni”, ha detto.

“Il governo ha il dovere di fare un passo avanti e ripristinare urgentemente le nostre storiche relazioni commerciali Est-Ovest.

“Deve presentare proposte significative e sostenibili per sostituire il protocollo, alleviare le perturbazioni che affrontano le imprese e, così facendo, ripristinare pienamente i diritti e i benefici di cui godono i cittadini nordirlandesi nel Regno Unito”.

Dopo una visita a una scuola di Craigavon oggi, la signora Foster ha detto all’agenzia di stampa AP che il governo britannico deve agire per garantire la libera circolazione del commercio con l’Irlanda del Nord.

Rispondendo alle osservazioni della signora von der Leyen, ha detto: “Penso che sia enormemente deludente, nonostante tutto quello che è successo, il fatto che stiamo parlando di farmaci contro il cancro che non possono entrare in Irlanda del Nord.

“Il fatto che ci siano più controlli dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord di quanti ce ne siano a Rotterdam; che ancora l’Unione europea e la Commissione europea abbiano fatto orecchie da mercante alle preoccupazioni e alle preoccupazioni assolutamente genuine della gente dell’Irlanda del Nord.

“Vorrei esortare il nostro governo ad agire in relazione a questo problema, perché il Regno Unito come entità sovrana ha il diritto di avere il commercio che si muove liberamente tra le diverse parti e quindi questo deve avvenire”.

Le recenti tensioni in Irlanda del Nord sono il risultato della Brexit stessa piuttosto che del protocollo introdotto dopo che il Regno Unito ha lasciato l’UE, ha detto la signora von der Leyen.

Stava parlando dopo il primo giorno del Consiglio UE, il primo incontro di questo tipo dall’introduzione dell’accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito all’inizio di maggio.

La signora von der Leyen ha detto: “Gli inizi non sono facili, le tensioni si fanno sentire intorno all’accesso, per esempio, dei pescherecci dell’UE, o le tensioni ci sono senza dubbio intorno all’attuazione del protocollo dell’Irlanda del Nord.

“E penso che sia importante ribadire che il protocollo è l’unica soluzione possibile per assicurare la pace e la stabilità nell’Irlanda del Nord, proteggendo l’integrità del mercato unico dell’Unione europea”.

“Se oggi vediamo dei problemi non dobbiamo dimenticare che essi non provengono dal protocollo ma derivano dalla Brexit.

“Questa è la ragione per cui i problemi ci sono.

“Ora, è nostro dovere comune con il Regno Unito fare tutto il possibile per ridurre le tensioni in Irlanda del Nord ed è per questo che stiamo esplorando soluzioni pratiche per contribuire a ridurre al minimo le interruzioni della vita quotidiana in Irlanda del Nord”.