Distretto Nord

Amnistia: LET a maggio aveva annunciato l’accordo, facendo trapelare le lettere ai repubblicani e lealisti

Come annunciato da noi lo scorso maggio, i rappresentanti paramilitari lealisti e repubblicani, e ovviamente lo Sinn Fein – con cui Londra ha concluso l’accordo – erano a conoscenza dei piani del governo per un’amnistia de facto prima dell’annuncio da parte del Segretario di Stato mercoledì, dopo una serie di briefing con gli intermediari. Si dice che i gruppi paramilitari lealisti siano a favore della prescrizione, ma hanno chiesto che la data limite sia successiva al 1998, mentre i repubblicani hanno indicato che potrebbero essere d’accordo con l’amnistia ma non con la chiusura di tutti gli altri meccanismi di eredità, comprese alcune inchieste sui Troubles difficilmente gestibili come il massacro di Ballymurphy e la Bloody Sunday, dove il fronte delle associazioni delle vittime non cederanno un centimetro. Il documento in questione “Addressing the Legacy of Northern Ireland’s Past“, pubblicato mercoledì dal governo e visto da noi a maggio, conteneva poche sorprese in termini di intenzione di Westminster di porre fine a future indagini e procedimenti penali.

10 maggio 2021 / Nella giornata di ieri, LET ha chiesto negli ambienti repubblicani se lo Sinn Féin abbia già l’accordo con Londra in stato avanzato. “Li hai visti correre su e giù per Falls urlando? – ci è stato detto con sagacia – Le lettere sono arrivate già da dieci giorni (cessazione di persecuzione), e amnistia o no, nessuno avrebbe mai ammesso in un tribunale le operazioni”

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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