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Videobrexit – “You are playing games!”. Boris Johnson ‘stropicciato’ da un irlandese stamattina a Leeds

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha avuto un assaggio di quanto la sua strategia sulla Brexit abbia diviso l’opinione pubblica nel paese quando è stato “perseguitato” da un uomo in una via dello shopping per “giocare” mentre altri applaudivano il primo ministro.

Johnson, che sta puntando per delle rapide elezioni, giovedì stava parlando con una troupe televisiva della BBC a Leeds quando un uomo che spingeva un bambino in un passeggino e parlava con un forte accento irlandese, ha interrotto l’intervista.

“Stai giocando con il parlamento. Stai giocando con la gente “, ha urlato l’uomo al signor Johnson. “Dovresti essere a Bruxelles a negoziare. Dove sta andando la trattativa? Sei a Morley a Leeds. Dovresti essere a Bruxelles. ”

Inizialmente Johnson non è stato in grado di rispondere, e l’uomo ha affermato che i negoziati del governo britannico con l’Unione europea su un nuovo accordo sulla Brexit non andavano da nessuna parte.

“In realtà non è affatto vero. Siamo sul punto di ottenere un accordo ”, ha affermato Johnson prima di ripetere le sue critiche al Partito Laburista all’opposizione per non aver accettato immediatamente la sua richiesta di elezioni anticipate.
Una folla si è radunata e alcune persone hanno iniziato a discutere con lo sfidante del signor Johnson. Il signor Johnson si è rivolto ai presenti e ha detto: “Posso solo chiedere alla gente qui: pensate che dovremmo uscire il 31 ottobre?” Alcune persone hanno gridato: “Sì!” E hanno esultato. Altri hanno gridato: “No!” Johnson ha avuto un’altra risposta contrastante quando ha chiesto alla folla se pensava che il leader di Labour, Jeremy Corbyn, stesse ostacolando la Brexit.

Johnson ha ricevuto un messaggio più chiaro in un incontro separato con un altro uomo durante il suo viaggio a Leeds. Il video mostrava il primo ministro stringere la mano a un uomo in una strada che sorrideva prima di dirgli con un sorriso: “Per favore, lascia la mia città”. “Lo farò molto presto”, ha risposto Johnson.

 

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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