Capo della PSNI riferisce al Parlamento sulla minaccia lealista ai porti
La polizia dell'Irlanda del Nord si aspetta che l'accordo Brexit di Boris Johnson inneschi proteste nella provincia
Simon Byrne, capo del servizio di polizia dell’Irlanda del Nord (PSNI), ha detto che parti della comunità lealista potrebbero percepire i nuovi controlli sulle merci come una “minaccia” per l’unionismo e invadere le banchine portuali.
I partiti unionisti tra cui il DUP si sono opposti all’accordo di recesso sulla base del fatto che crea un confine nel mare d’Irlanda, che Boris Johnson ha firmato come condizione di uscita.
Alla domanda su chi pensava potesse protestare, Byrne ha detto ai parlamentari: “In gran parte, valuteremmo al momento, dalla comunità lealista: se vedono che ciò che rappresenta il confine del porto è una sorta di minaccia della loro percezione dell’unionismo”.
Byrne ha detto che la polizia sta tenendo un “occhio attivo” sulla questione, anche se ha sottolineato che non ci sono “informazioni immediate” su qualsiasi manifestazione specifica organizzata.
I ministri hanno sostenuto che la minaccia di un contraccolpo da parte della comunità lealista nell’Irlanda del Nord è una delle ragioni per cui alcuni dei controlli doganali che hanno sottoscritto non dovrebbero essere imposti.
Parlando con i parlamentari, il capo della polizia ha affermato di non sapere perché il ministro del governo Michael Gove avesse dichiarato che il Regno Unito sarebbe stato più sicuro dopo la Brexit.
“Non ero al corrente delle parole del signor Gove”, ha detto quando gli è stato chiesto dei commenti del ministro. “Suppongo che in tutta onestà ci sia un problema intorno a questa tematica. È più sicuro il 2 gennaio? È più sicuro il 2 gennaio 2022? Fino a quando non sapremo finalmente i dettagli dei futuri accordi di partnership per la sicurezza, è difficile dare una valutazione accurata”.
Ma ha avvertito che la perdita dell’accesso diretto della polizia ai database criminali dell’UE renderebbe più difficile svolgere operazioni internazionali.
“L’ho descritto come l’immaginazione di un mondo in cui stai passando dal WiFi a un modem – avrai ancora la connettività, ma ci vorrà molto più tempo”, ha spiegato ai parlamentari.
