Distretto Nord

Colin Duffy e Henry Fitzsimons assolti nel processo per terrorismo più lungo dell’Irlanda del Nord

Uno dei processi più lunghi dell’Irlanda del Nord si è concluso con l’assoluzione di due uomini accusati di reati di terrorismo.

Cinque anni dopo l’inizio del processo senza giuria, il giudice O’Hara ha emesso un verdetto di “non colpevolezza” contro Colin Duffy (nella foto) e Henry Fitzsimons. Nell’emettere la sentenza presso la Belfast Crown Court, il giudice anziano ha stabilito che le registrazioni segrete che costituivano il cuore del caso dell’accusa non soddisfacevano gli standard per garantire le condanne. Colin Duffy, 56 anni, di Lurgan, il cui indirizzo è stato indicato come HMP Maghaberry, e Fitzsimons, anch’egli 56enne e di Dunmore Mews a Belfast, sono stati accusati di reati derivanti da un attacco con armi da fuoco a un convoglio della polizia nella zona di Ardoyne, a nord di Belfast, il 5 dicembre 2013. Le accuse comprendevano la preparazione e la direzione di azioni terroristiche e l’appartenenza o la professione di membro dell’IRA, mentre Fitzsimons è stato accusato anche di aver tentato di uccidere la polizia presente nel convoglio il 6 dicembre 2013 e di aver posseduto i due fucili d’assalto AK47 e le munizioni. Il giorno successivo alla sparatoria, un totale di 14 dispositivi di sicurezza hanno registrato segretamente una conversazione tra tre uomini nella zona di Lurgan Park, nella città di Co Armagh. La discussione riguardava l’attacco con armi da fuoco avvenuto la sera prima e un’operazione futura – e secondo l’accusa il signor Fitzsimons e il signor Duffy erano due dei tre uomini registrati. L’accusa ha sostenuto che i nomi “Collie” e “Harry” si potevano sentire nell’audio. Altri elementi di prova della Corona sono stati la presenza di una Lexus argentata, della stessa marca e modello dell’auto del signor Fitzsimons, che si trovava a Lurgan nei momenti opportuni. Durante il processo, diversi esperti sono stati chiamati a testimoniare sulle registrazioni audio, che sono state attentamente esaminate dal giudice O’Hara. Nell’emettere la sentenza odierna, il giudice ha affermato che sarebbe stato “insicuro” rispondere in base alle proprie impressioni sulle prove audio, visti i “chiari avvertimenti” degli esperti sia della Corona che della difesa. Il giudice O’Hara ha dichiarato: “Alla luce di questa conclusione, non posso dire di essere soddisfatto dello standard richiesto che le prove audio dimostrino che Fitzsimons o Duffy si trovavano nel vicolo di Lurgan Park il pomeriggio del 6 dicembre 2013. I ragionevoli e legittimi sospetti sollevati sulla loro presenza e sulle loro intenzioni da altre prove non sono sufficienti a costituire la base di una condanna per uno dei due. In queste circostanze, ritengo entrambi gli imputati non colpevoli di tutte le accuse”.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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