Counter Terrorism Border Security Act 2019: nuovi poteri di arresto e perquisizione a un miglio da un “confine duro e draconiano”

Kevin Barry Nolan, cittadino della contea di Fermanagh, ha chiesto un ricorso giudiziario per bloccare l’attuazione dei poteri contenuti nel Counter Terrorism Border Security Act 2019. I nuovi poteri di fermare e perquisire chiunque entri o esca dall’Irlanda del Nord rappresentano l’incarnazione di un confine duro e draconiano, è stato detto all’Alta Corte. L’avvocato di un ex prigioniero repubblicano ha sostenuto che i regolamenti che stabiliscono un regime di chilometri di larghezza lungo la frontiera con la Repubblica irlandese violano i diritti di libera circolazione di tutti i cittadini. Il suo avvocato, Ronan Lavery KC, ha descritto le disposizioni come “intrusive” e “agghiaccianti”.

“Si tratta di poteri draconiani e dell’epitome di una frontiera dura”, ha sostenuto Lavery.

Secondo i termini della legge, un ufficiale esaminatore può interrogare chiunque si trovi in una zona di un miglio tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica per determinare se sia impegnato in “attività ostili”. Nolan, 44 anni, sostiene che le norme violano i suoi diritti privati e familiari tutelati dal diritto europeo. Nel 2014 è stato incarcerato per sei anni con l’accusa di possesso di armi da fuoco in relazione a un tentativo di attacco a casa di un poliziotto in formazione. Il piano, incentrato sull’alloggio dell’agente a Garrison, Co Fermanagh, è stato sventato nel 2009. Da quando è stato rilasciato in libertà, Nolan vive vicino al confine, nel villaggio di Belcoo. I suoi avvocati hanno sottolineato che è già tenuto a notificare alla polizia qualsiasi viaggio previsto nella Repubblica d’Irlanda. L’avvocato Lavery ha sostenuto che i poteri contestati hanno un impatto illegale sul pubblico in generale. “Non riguardano solo i criminali terroristi, ma tutti coloro che vivono o viaggiano nel raggio di un miglio dal confine”, ha affermato. “La portata delle disposizioni va al di là della semplice notifica, ma comporta l’interrogatorio e la conservazione di materiale”. Neasa Murnaghan KC, per il Ministero degli Interni, ha insistito sul fatto che non ci sono prove dell’effettiva applicazione delle presunte misure intrusive. Ha detto alla corte che ci sono salvaguardie e molteplici restrizioni sull’uso dei poteri che potrebbero aiutare a prevenire qualsiasi “attore straniero” ostile che usi la Repubblica d’Irlanda come via d’accesso al Regno Unito. “Questo può sembrare inverosimile, ma il mondo dello spionaggio è spesso inverosimile”, ha dichiarato l’avvocato. La signora Murnaghan ha aggiunto: “Non sorprende che una persona che svolge le sue attività quotidiane, attraversando il confine per fare acquisti o per il tempo libero, non sia stata fermata. “L’ufficiale esaminatore deve essere chiaro e spuntare tutte le caselle, non si tratta di qualcosa usato per impedire in generale la libera circolazione attraverso il confine tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda”. Riservandosi di giudicare il ricorso, il giudice Scoffield si è impegnato a prendere una decisione “in tempi ragionevolmente brevi”. Fuori dal tribunale l’avvocato di Nolan, Michael Brentnall, ha dichiarato: “Questa legislazione crea un regime di zona di confine che, de facto, sospende la legge e i diritti dell’UE in un’area che comprende un miglio di confine senza invocare le deroghe per la guerra o l’emergenza pubblica. Dà allo Stato il potere di fermare, interrogare, perquisire, sequestrare beni, trattenere beni, copiare informazioni, rimuovere oggetti da un veicolo, perquisire beni di proprietà, ottenere impronte digitali e campioni di DNA, arrestare, perseguire, multare e/o imprigionare una persona sospettata di aver attraversato il confine sull’isola d’Irlanda”.