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Dietro le quinte di un comizio del Brexit Party: ecco perché Labour e tories dovrebbero essere terrorizzati

La scorsa notte, in una piccola cittadina del Black Country, si è svolta una manifestazione politica che dovrebbe avere le due parti principali estremamente nervose. Willenhall, alla periferia di Wolverhampton, non ha nemmeno una stazione ferroviaria. Eppure ben oltre un migliaio di sostenitori hanno allestito una sala per matrimoni per vedere l’ultimo evento del Brexit Party, riempiendo ogni posto, trovandosi nei corridoi ed esibendo un entusiasmo maggiore di quello che è stato visto nella politica britannica fin dall’ascesa di Jeremy Corbyn. Il Brexit Party è stato lanciato solo poche settimane fa, ma già sembra un movimento che potrebbe avere un profondo effetto sulla politica britannica. “Non ho mai visto nulla di simile”, ha detto Betty Mitchell, 85 anni, “è il potere delle persone”. Ascoltando gli applausi e canti, e vedendo le ripetute ovazioni della folla, è evidente che le battute d’arresto del Regno Unito di andarsene dall’Ue, cadenzate da una moribonda minoranza politica di Theresa May, lungi dallo smorzare lo spirito degli elettori, ha ora caricato il turbo. Nessuno dei partecipanti che hanno parlato era mai stato prima in un evento politico. Michael Levin, di Willenhall, e’ venuto solo per ascoltare Nigel Farage. “Mi piace quello che dice. Parla la mia lingua”, ha detto. alla domanda su cosa pensava delle accuse di “venditore di olio di serpente” dai suoi detrattori, ha scrollato le spalle: “È accusato di molte cose”. Molti di noi sono qui per sostenere la “democrazia”.

“Ci sentiamo così traditi”, ha detto Mary Fletcher, di Perton, Staffordshire, “Non ho mai conosciuto un primo ministro (Theresa May) peggiore di questo”. Ma che pensano sull’eventualita’ di un secondo referendum: “È come una partita di calcio, e ai perdenti non è piaciuto il risultato, quindi stanno dicendo di rifarlo perché i vincitori non sapevano cosa stavano facendo.” Willenhall un tempo era famoso per la produzione di serrature, che venivano esportate in tutto il mondo. Vicino alla sede in cui Farage ha il comizio scorge un piccolo parco commemorativo per i soldati locali caduti nelle trincee della prima guerra mondiale. Accanto e’ visibile una targa decorata con una bandiera dell’UE fortemente erosa che recita: “Questo schema è stato in parte finanziato con l’aiuto del Fondo europeo di sviluppo regionale”. Nessuno al raduno è sembrato minimamente preoccupato di questo aspetto. “Contribuiamo più di quanto riceviamo”, ha dichiarato Andrew Clarke, di Sedgley, West Midlands. È un sentimento che Farage ha coltivato per 25 anni. Mentre saliva sul palco e il pubblico si alzava e cantava il suo nome, ha esposto un cartello del Brexit Party per mostrarlo al pubblico. Appena seduti, si sono rialzati in piedi in un estatico applauso. Farage non aveva nemmeno iniziato a parlare ancora. Per i suoi sostenitori sembra che non possa sbagliare. Ha unito gli elettori del Tory e Labour con la convinzione che la politica debba finalmente “cambiare per sempre”. Il successo del partito nell’avvicinare le opposte tribù politiche è innegabile. All’inizio di questa settimana, Paul Embery, l’attivista sindacale pro-leave, ha twittato un video con Ann Widdecombe, il candidato principale del Brexit Party per il Sud Est. Embery ha detto che la clip di Widdecombe è stata acclamata anche da un club di uomini in una ex-città mineraria e storicamente operaia dello Yorkshire. Vale a dire che “è l’equivalente di Jeremy Corbyn salutato dalla filiale Henley on Thames del Women’s Institute“, ammiccano.  Nel video, Widdecombe indica gli straordinari sondaggi elettorali del partito e dice “se è questo ciò che possiamo fare quando siamo in giro solo da qualche settimana, immagina cosa possiamo fare quando saremo in giro da qualche anno”. Ciò che questo neopartito ha gestito sembra quasi surreale, ma soffre di una falla aperta. È un fenomeno che può esistere solo all’interno di questa campagna europea. Onorare il referendum del 2016 e lottare per i seggi che spera di non occupare a Bruxelles è la sua ragion d’essere. I motivi che hanno portato tutti questi elementi disparati insieme si incontrano solo su questo programma e in questo contesto molto insolito. Per ora è tenuto insieme dalla causa comune di superare il primo ostacolo: lasciare l’UE. Al di là di questo, Farage si profila una divinità onnipotente. Tuttavia, anche se il Brexit Party non supera la prova del tempo, la sua improbabile coalizione potrebbe essere l’unico modo per risolvere l’impasse parlamentare e consegnare la Brexit.

Väinämöinen

Då Som Nu För Alltid https://www.youtube.com/watch?v=bubOcI11sps

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