Distretto Nord

Henry McDonald: l’approvazione senza problemi della legge sul protocollo è una vittoria per il DUP… per ora

Finora, i pessimisti dei media di Belfast, Dublino e Londra hanno dimostrato di avere irrimediabilmente torto, scrive l'autore ed editore politico

 

Le loro previsioni, secondo cui il concorso per la leadership del Partito Conservatore avrebbe ferito mortalmente il progetto di legge sul Protocollo dell’Irlanda del Nord, si sono rivelate infondate. Le speranze degli eurofili su entrambe le sponde del Mare d’Irlanda che i conservatori potessero ritirarsi da una legislazione che ha il potenziale di creare un grande confronto con Bruxelles si sono rivelate infondate. Questi ultimi avevano investito molto, in particolare, nella candidatura dell’ex cancelliere Rishi Sunak, il quale, non è un segreto dirlo, ha espresso alcune perplessità sulla legislazione volta a superare quelli che gli unionisti ritengono essere aspetti “pericolosi per l’Unione” del Protocollo NI. Si sa che Sunak era preoccupato per la possibilità che una revisione così radicale del protocollo potesse scatenare una guerra commerciale tra Regno Unito e Unione Europea. Potrebbe anche aver temuto che una proposta di legge che gli americani potrebbero considerare una violazione dell’Accordo di Belfast possa mettere in pericolo un accordo di libero scambio transatlantico post-Brexit, tanto ricercato. Tuttavia, il signor Sunak è sicuramente in grado di capire dove sta tirando il vento. L’emergere mercoledì sera di Penny Mordaunt come principale rivale, che è arrivata seconda con 67 voti, è una banderuola che indica la direzione in cui si sta dirigendo il Partito Conservatore. Unitamente a un sondaggio di YouGov tra i membri del Partito Conservatore in generale, che la vede come il candidato più favorito dalla base, Sunak e il suo team si rendono conto che l’acquiescenza all’UE non lo renderà simpatico al “selettore” per eccellenza – il partito in generale – che eleggerà il leader e il prossimo primo ministro nella fase finale. Il Gruppo di Ricerca Europeo – la coorte dei Brexiteer all’interno del partito parlamentare – è stato fondamentale nel dibattito sul Protocollo. Stimata a circa 130 deputati, questa fazione ha sostenuto con determinazione la legislazione che modifica il protocollo e non perdonerà nessun candidato che si ritiri dalla legge. Quindi, a prescindere dalle vostre opinioni sulla Brexit, sul protocollo o anche sul futuro costituzionale del NI, mercoledì sera è stata, oggettivamente, una vittoria per il DUP… beh, almeno per ora.

Henry McDonald è giornalista e autore. Già corrispondente del Guardian e dell’Observer, dal 2021 è redattore politico di The News Letter, uno dei quotidiani nazionali dell’Irlanda del Nord, con sede a Belfast. McDonald ha scritto molto sui Troubles e sulle questioni ad esse collegate.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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