Immunità per i Troubles solo per chi collabora con l’organismo di recupero delle informazioni

Ci fu indignazione l’anno scorso quando il governo britannico svelò le proposte per offrire un’effettiva amnistia per i reati dei Troubles.

Il Northern Ireland Troubles (Legacy and Reconciliation) Bill sembra essere stato modificato in risposta all’opposizione quasi universale alle proposte originali.

Viene descritto come volto a fornire risultati migliori per le vittime, i sopravvissuti e i veterani.

I dettagli delineati nel discorso della Regina hanno rivelato che l’attenzione rimane sulla fine di quello che il governo britannico definisce il “ciclo di indagini che ha deluso sia le vittime che i veterani”.

Tuttavia, l’immunità per gli individui è proposta per dipendere dalla loro cooperazione con una nuova Commissione indipendente per la riconciliazione e il recupero delle informazioni.

Il nuovo organismo mira ad aiutare gli individui e i membri delle famiglie a cercare e ricevere informazioni sulle morti e le ferite gravi legate ai Troubles.

È anche progettato per produrre un archivio storico di ciò che è noto in relazione ad ogni morte avvenuta durante i Troubles.

Il governo britannico ha descritto di aver “ascoltato attentamente” le risposte alle proposte originali.

Come risultato, dicono che un modello in cui l’immunità è “fornita solo agli individui che collaborano con la nuova commissione fornisce il percorso migliore per dare alle vittime e alle loro famiglie le risposte che hanno cercato per anni, oltre a dare ai nostri veterani la certezza che meritano”.

Le proposte modificate lasciano aperta la strada dell’azione penale se gli individui non sono ritenuti di aver guadagnato la loro immunità.

Il progetto di legge si estende e si applica principalmente in tutto il Regno Unito, con alcune disposizioni che si estendono e si applicano solo all’Irlanda del Nord.

Più di 3.500 persone sono state uccise durante i Troubles, inclusi più di 1.000 membri delle forze di sicurezza.

La maggior parte delle morti sono attribuite ai paramilitari repubblicani, mentre il 30% è attribuito ai paramilitari lealisti, e il 10% alle forze di sicurezza.

Nel Queen’s Speech di oggi, è stato notato che il carico di lavoro attualmente ereditato dalla PSNI è di più di 900 casi che coinvolgono 1.200 morti.

Ha concluso che usare risorse limitate per perseguire un piccolo numero di casi fino al processo significa che solo un piccolo numero di famiglie ha la possibilità di vedere qualcuno perseguito per la morte del loro caro.

Il portavoce ufficiale di Boris Johnson ha insistito che l’approccio del governo britannico ha raggiunto il giusto equilibrio.

“Abbiamo ascoltato non solo i partiti, ma il settore delle vittime, i veterani, gli individui, le organizzazioni di tutta la società civile”, ha detto il portavoce.

“L’approccio precedente non stava funzionando. Crediamo che questo aiuterà un efficace recupero delle informazioni che fornisce risposte alle famiglie e mantiene i nostri impegni per l’Irlanda del Nord”.

Il Tánaiste ha accolto con favore l’annuncio che l’immunità per i crimini legati ai Troubles dipenderà dalla collaborazione degli individui con un organismo di recupero delle informazioni.

“Penso che sia una buona notizia che abbiano abbandonato i piani per un’amnistia generale per i soldati britannici e i terroristi che potrebbero essere stati coinvolti in crimini in Irlanda del Nord e altrove”, ha detto Leo Varadkar alla radio RTÉ.

“Queste sono nuove proposte. Penso che sia molto importante che il governo britannico ora si impegni con noi e, in particolare, si impegni con le parti in Irlanda del Nord e i gruppi delle vittime”.