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indyref2 Scozia. Maggioranza dice NO all’ingerenza di Londra nel secondo referendum per l’indipendenza

Quasi tre quinti degli scozzesi dicono che dovrebbero essere i ministri di Holyrood – e non Westminster – a decidere se ci dovrebbe essere un secondo referendum sull’indipendenza. Un sondaggio per Progress Scotland – che è stato istituito dall’ex leader del SNP, Depus Robertson – ha rilevato che il 58% di coloro che hanno espresso una preferenza ritiene che la questione dovrebbe essere nelle mani del governo scozzese. E mentre Theresa May ha respinto qualsiasi richiesta di un secondo referendum – con il suo successore che probabilmente prenderà la stessa posizione – solo il 42% ha affermato che l’ultima parola in materia deve essere quella di Londra. Con il sistema attuale, Holyrood (il parlamento semi-autonomo di Edimburgo) non può indire un referendum sull’indipendenza legalmente vincolante, senza aver ottenuto un ordine della sezione 30, concesso dai ministri del Regno Unito. Oltre il 58% degli scozzesi che ha detto che i ministri di Holyrood dovrebbero avere l’ultima parola in merito, la stessa proporzione ha anche detto che l’amministrazione di Edimburgo dovrebbe essere in grado di determinare i tempi di un eventuale secondo referendum. Nella fattispecie, il 62% di coloro che hanno espresso un parere ha detto che il governo scozzese dovrebbe essere in grado di determinare la domanda formulata in un referendum, con di contro il 38% che afferma che questo dovrebbe essere deciso dai ministri del Regno Unito. Il sondaggio è stato condotto da Survation con 1.022 persone interpellate nell’ambito della ricerca – che hanno avuto luogo dopo che il governo scozzese di Nicola Sturgeon ha pubblicato una legge che potrebbe aprire la strada a un secondo voto sull’autodeterminazione caledone. Il Primo Ministro ha già indicato che tale voto potrebbe aver luogo nella seconda metà del 2020. Mark Diffley, sondaggista di Progress Scotland, ha affermato che la ricerca “dimostra che la maggioranza significativa degli scozzesi ritiene che il governo scozzese debba avere l’ultima parola sui tempi e sul contenuto di un secondo referendum sull’indipendenza”. Ha aggiunto: “Tra coloro che hanno un’opinione, quasi sei su 10 scozzesi (58%) pensano che il governo scozzese, piuttosto che il governo britannico, dovrebbe avere l’ultima parola nel decidere i come e i quando di #indyref2.” Appare chiaro che la Scozia non vuole ingerenze sul proprio futuro e che “questi risultati riflettono la prova che gli scozzesi si fidano del governo scozzese più del governo del Regno Unito e che la maggioranza vuole che il governo scozzese abbia più influenza sul modo in cui viene gestita la Scozia”. Robertson, amministratore delegato di Progress Scotland, ha dichiarato: “Chiaramente esiste una forte maggioranza che vuole decidere sul futuro della Scozia e deve essere la Scozia stessa a farlo e non il governo del Regno Unito”. Il nazionalista, Keith Brown, dello Scottish National Party: “Questo nuovo sondaggio mostra chiaramente che il pubblico vuole un referendum sull’indipendenza da realizzare in Scozia, non a Westminster. “Le persone in Scozia meritano l’opportunità di determinare il proprio futuro. Sarebbe un oltraggio democratico per i Tories cercare di ostacolare la democrazia – e, come dimostra questo sondaggio, la gente in Scozia lo impedirà”.

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Väinämöinen

Då Som Nu För Alltid https://www.youtube.com/watch?v=bubOcI11sps

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