Distretto Nord

INLA responsabile per omicidio di Jim Donegan?

Forse c’è l’INLA dietro all’omicidio di Jim Donegan, colpito a morte mentre si trovava a bordo della sua Porsche davanti alla scuola del figlio.

Gli investigatori della PSNI hanno rilasciato un nuovo video ripreso da una dashcam (una piccola telecamera montata sul cruscotto di un veicolo) in cui si vede un uomo in attesa in mezzo ad un gruppo di alunni. Dagli abiti e dalla fisionomia sembrerebbe lo stesso uomo che, alcuni giorni dopo, avrebbe sparato a Donegan.

Il video sarebbe stato ripreso ail 29 novembre scorso ll’esterno della St Mary’s Christian Brothers’ School di Glen Road a Belfast.

L’omicidio di Jim Donegan, che quel giorno non si era recato a scuola a prendere il figlio, sarebbe avvenuto il 4 dicembre.

“Ritengo sia la stessa persona che ha ucciso Jim” ha detto al programma BBC Crimewatch l’Ispettore Capo Pete Montgomery.

“Si vede quest’uomo aspettare l’arrivo di Jim per circa 20 minuti in mezzo agli studenti. Ritengo che se Jim Donegan fosse arrivato a prendere il figlio, sarebbe stato ucciso quel giorno”.

Jim Donegan fu colpito da 8 proiettili, compreso uno alla testa, pochi secondi prima che il figlio giungesse alla macchina. L’omicidio avvenne alle 15:10, quando centinaia di studenti stavano uscendo da scuola.

Il sovrintendente Jason Murphy, parlando in una conferenza stampa in seguito al programma, ha detto: “L’esecuzione a sangue freddo fu eseguita da una singola persona davanti a centinaia di studenti innocenti. Riteniamo che l’esecutore abbia collegamenti con un’organizzazione terroristica e che questa organizzazione sia l’INLA”.

Spiegando il contenuto del video Murphy aggiunge: “Centinaia di studenti erano nei pressi dell’uomo armato, che attendeva con freddezza l’arrivo di Jim. Il filmato, ripreso il 29 novembre, mostra l’uomo in attesa. Se Jim Donegan fosse arrivato, sarebbe stato quasi sicuramente assassinato”.

L’ufficiale della PSNI dice che “il pericoloso e determinato autore dell’omicidio” deve essere tolto dalle strade e fa appello alla popolazione per un aiuto nell’inchiesta.

La principale linea di indagine seguita della polizia è quella di ritenere l’Irish National Liberation Army (INLA) responsabile dell’omicidio.

“Ancora una volta le persone legate alle organizzazioni terroristiche hanno portato miseria in una comunità”, ha detto.

“Questi stessi gruppi cercano legittimità per le loro azioni, ma la comunità di West Belfast è giustamente inorridita e giustamente condanna le azioni di coloro che sono coinvolti”.

L’uomo armato ripreso nei video avrebbe un’età compresa tra 30 e 40 anni, alto circa 175 centimetri e camminava zoppicando leggermente.

Indossava un giubbotto catarifrangente giallo con la scritta “Security” sulla schiena e portava una borsa scura nella quale, con molta probabilità, celava la pistola.

La PSNI sta cercando di capire se, durante la fuga dal luogo dell’omicidio, l’uomo è entrato in un’abitazione oppure è salito su un’autovettura.

Il sovrintendente Murphy non ha parlato del possibile movente ma ha aggiunto che l’arma usata per l’omicidio era una pistola semi-automatica, senza però spiegare se l’arma era già stata utilizzata in precedenza.

Molti bambini “potranno avere effetti psicologici catastrofici” per aver assistito al brutale omicidio.

Jim Donegan, conosciuto come JD, viveva a Lisburn con la famiglia.

Tags

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close