Distretto Nord

Lurgan: spari contro la casa del repubblicano Colin Duffy

Almeno due proiettili sono stati esplosi contro l’abitazione del prominente repubblicano Colin Duffy a Lurgan.

Poco prima dell’1:30 di ieri notte qualcuno ha sparato contro la finestra del salotto al piano terra dell’abitazione, dove oltre a Colin Duffy dormivano sua moglie ed i tre figli.

Un elicottero della PSNI ha sorvolato il quartiere per diverso tempo, prima dell’intervento degli agenti.

Gli agenti della polizia scientifica sono tornati ad effettuare i rilievo nel pomeriggio di ieri.

Spari contro abitazione Colin Duffy

Nel passato erano già stati fatti dei tentativi di assassinare Colin Duffy e diverse volte è finito in tribunale dovendo rispondere di svariate accuse.

Il repubblicano era uno dei bersagli di un commando dell’Ulster Volunteer Force che nel 1990 attese l’uscita di tre uomini dalla stazione di polizia di Lurgan dopo aver firmato il registro di presenza.

Sam Marshall rimase a terra privo di vita.

Colin Duffy fu condannato per l’omicidio dell’ex membro dell’Ulster Defence Regiment nel 1995 ma in seguito venne scarcerato perché una testimone chiave dell’accusa, Lindsay Robb – appartenente all’UVF, fu arrestata in Scozia.

Altre accuse di omicidio furono sollevate contro Duffy. Nel 1997 fu accusato della morte degli agenti RUC John Graham e David Johnston, colpiti mentre pattugliavano a piedi il centro di Lurgan, ma in seguito la richiesta di condanna decadde.

Nel 2012, dopo l’omicidio dei due soldati britannici Patrick Azimkar e Mark Quinsey a Massereene Barracks, fu nuovamente fermato e condotto in carcere per lungo periodo. Ma il repubblicano anche in questo caso venne ritenuto non colpevole.

Attualmente Duffy, insieme a Alex McCrory e Harry Fitzsimons, è in tribunale per rispondere delle accuse di “direzione di terrorismo” e appartenenza all’IRA.

Colin Duffy e i due co-accusati si sono detti estranei a qualunque reato contestato.

L’attacco contro l’abitazione di Colin Duffy arriva dopo giorni di innalzamento della tensione, provocata dopo la morte della giornalista Lyra McKee, uccisa da un proiettile vagante durante un riot a Derry.

La formazione repubblicana chiamata New IRA (Oglaigh na hEireann) si è pubblicamente scusata per la morte della donna, assumendosi la responsabilità per l’attacco armato.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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