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Mary Lou McDonald suona la carica dello Sinn Fein verso il referendum nell’incontro con Johnson a Belfast

Colloqui "senza speranza" ha messo in guardia il presidente dello Sinn Fein al termine della visita del primo ministro britannico

La leader dello Sinn Fein, Mary Lou McDonald,  ha detto al premier britannico Boris Johnson che sarebbe “impensabile” non chiedere alle persone dell’Irlanda del Nord se vogliono rimanere nel Regno Unito. Lo Sinn Fein, che opera su entrambi i lati del confine irlandese, è stato tra le parti che ha incontrarato il nuovo Primo Ministro oggi a Belfast per discutere della Brexit e lavorare su un accordo per ripristinare il governo decentrato dell’Irlanda del Nord. Parlando con i media dopo l’incontro, McDonald ha detto che i colloqui non le hanno dato alcuna grande speranza che Johnson avrebbe agito nel “bene comune”. Il presidente dello Sinn Fein ha quindi evidenziato che le azioni di Johnson indicano che avrebbe condotto il Regno Unito verso una “Brexit   disastrosa”: un’eventualita’  definita “catastrofica” per l’economia irlandese.
Ha aggiunto: ‘Gli abbiamo detto chiaramente che la Brexit rappresenta un drammatico cambiamento di circostanze su quest’isola e che sarebbe impensabile in quelle circostanze che alle persone non sia data l’opportunità di decidere insieme sul nostro futuro.” Nell’Irlanda del Nord, il potere deve essere condiviso tra il Partito Democratico Unionista (DUP) e lo Sinn Fein ai sensi dell’Accordo del Venerdì Santo. Tuttavia, il governo dell’Irlanda del Nord è stato sciolto per due anni a seguito di una disputa tra i due partiti al potere sull’annoso nodo dell’introduzione della lingua gaelica nel sistema pubblico. McDonald ha affermato che l’assenza di fiducia e l’accordo di sopravvivenza politica tra il Partito conservatore e il DUP, la flebo unionista che consente ai Tories di raggiungere la maggioranza nel parlamento britannico, hanno reso i negoziati di Stormont ancora più difficili. La formazione di Gerry Adams, ha sette parlamentari eletti alla Camera dei Comuni, ma storicamente non occupati a Westminster perché non riconoscono (parzialmente, se non attraverso la fase costituzionale della devolution a Stormont) la legittimità dell’autorità britannica nell’Irlanda del Nord.
Mary Lou ha anche messo in guardia Johnson dicendogli che era “profondamente fuorviato” supporre che gli irlandesi avrebbero accettato  la Brexit “beccandosela sul mento” rimanendo in silenzio. “Finalmente gli abbiamo detto che qualsiasi idea che potesse far schiantare questa parte dell’Irlanda fuori dall’Unione Europea, alzare l’allerta e il danno che ciò comporterebbe (al GFA) e che la gente semplicemente prenda la Brexit sul mento perche’ lui (Johnson) si aspetta che le persone lo seguano docilmente, bene questo è profondamente fuorviato e aprirebbe uno scenario molto pericoloso”. Johnson ha promesso di portare la Gran Bretagna fuori dall’UE” senza se o senza ma “il 31 ottobre, con l’accordo o senza accordo. I commenti di McDonald arrivano pochi giorni dopo che Leo Varadkar, primo ministro irlandese, ha affermato che la questione dell’unificazione dell’Irlanda e dell’Irlanda del Nord governata dagli inglesi sorgerà inevitabilmente se la Gran Bretagna lascerà l’Unione europea senza un accordo di uscita.

Väinämöinen

Då Som Nu För Alltid https://www.youtube.com/watch?v=bubOcI11sps

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