Distretto Nord

Migliaia di lealisti in strada contro il protocollo a Shankill. Rubato e dato alle fiamme lo striscione per l’Irlanda unita esposto a maggio dallo Sinn Féin sulla Divis Tower

"Se vogliono la violenza, arriverà", fanno sapere dagli ambienti vicini alle formazioni. Pace in bilico

La polizia britannica ha stimato che più di 3000 lealisti nelle zone di Woodvale e Shankill a ovest di Belfast abbiano preso parte alla protesta di ieri contro il protocollo dell’Irlanda del Nord. Il raduno ha preso il via intorno alle 19 di giovedì, con un corteo che si è fatto strada da Woodvale Park al Shankill Leisure Centre prima di disperdersi. Molti dei partecipanti alla protesta indossavano passamontagna o avevano altrimenti coperto i loro volti, mentre uno striscione dello Sinn Féin che promuoveva l’Irlanda unita ed era stato esposto dal tetto della Divis Tower sul lato nazionalista della peaceline, è stato dato alle fiamme dopo essere finito nelle mani delle formazioni lealiste. “Washington, Dublino e l’Unione europea capiscono solo la violenza, e arriverà”. L’evento, che non era previsto dalla Commissione Parate – un organo stabilito nel 1998 con l’avvio del processo di pace – ha visto le bande musicali unioniste marciare lungo la strada mentre i manifestanti mostravano striscioni che esprimevano la loro opposizione al confine del Mare d’Irlanda e chiedevano l’attivazione immediata dell’Articolo 16 di revoca del protocollo. Il protocollo dell’Irlanda del Nord, che fa parte dell’accordo commerciale post-Brexit tra il Regno Unito e l’UE, è stato la fonte di una significativa tensione unionista negli ultimi mesi. Promosso dal gruppo “Greater Shankill Coalition”, gli organizzatori della protesta hanno sostenuto che il protocollo “rappresenta la più grande minaccia alla sovranità e allo status dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito” nella storia della provincia britannica. Nel discorso fatto dal gruppo durante la protesta hanno aggiunto: “Lo status dell’Irlanda del Nord non è quello che era prima dell’imposizione del protocollo. Non possiamo più restare inerti e accettare questo assalto politico alla nostra democrazia. Resisteremo nei termini più forti possibili a qualsiasi tentativo di alterare lo status dell’Irlanda del Nord”.

“Sinistra e inquietante”

L’apparizione di numerosi uomini mascherati che guidano e partecipano a una parata lealista illegale nella zona di Shankill a Belfast ovest è  “sinistra e inquietante”, ha detto il nazionalista Paul Maskey dello Sinn Féin. Video e immagini sono stati ampiamente condivisi sui social media che mostrano uomini mascherati che marciano, trasportando contenitori di benzina e preparandosi a distruggere uno striscione dello Sinn Féin rubato, per poi dargli fuoco contro una recinzione di interfaccia, a pochi metri dalle case dei nazionalisti, in un tentativo deliberato di provocare e aumentare le tensioni”, ha aggiunto. “Abbiamo assistito alle recenti violenze nelle strade dove sono state distrutte proprietà, feriti agenti di polizia e persone lasciate terrorizzate nelle loro case. Quelle scene non possono essere ripetute. La PSNI deve ora affrontare questa parata illegale e le azioni ad essa associate”, ha detto. “Coloro che occupano posizioni di leadership nell’unionismo politico devono uscire allo scoperto e condannare le scene a cui si è assistito stasera, compresi gli uomini in passamontagnache stavano fuori da un ufficio della circoscrizione del DUP, e altri che tenevano striscioni sinistri che prendevano di mira il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Gli uomini incappucciati nelle nostre strade o gli appelli a provocare l’instabilità non hanno posto nella nostra società e coloro che occupano posizioni di comando devono renderlo chiaro”, ha concluso.

La replica di Jamie Bryson 

“La colpa delle scene infelici che stiamo vedendo in Irlanda del Nord è tutta del pan-nazionalismo che ha introdotto (con successo) la minaccia della violenza nel processo della Brexit”, ha detto l’influente attivista lealista Jamie Bryson, che in serata ha rilasciato una lunga intervista sul network nazionale britannico ITV.

 

La Francia dice a Johnson che il protocollo non è rinegoziabile

Emmanuel Macron è fermo sulla Brexit: il protocollo dell’Irlanda del Nord e altre disposizioni dell’accordo sulla Brexit non sono negoziabili. In una conferenza stampa a Parigi prima di un vertice del Gruppo dei Sette in Cornovaglia, il presidente francese ha ribadito che l’accordo firmato dal Regno Unito a dicembre è fissato nella pietra. “Niente è negoziabile”, ha detto. “Non è serio voler rivedere a luglio ciò che abbiamo completato dopo anni di discussioni e di duro lavoro”. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha accettato meno di due anni fa i termini che hanno creato un confine commerciale nel mare d’Irlanda. Ma le tensioni sulla questione sono aumentate per mesi, scuotendo le catene di approvvigionamento dei supermercati e suscitando violente proteste tra gli unionisti dell’Irlanda del Nord. L’Ue ha avvertito che potrebbe imporre tariffe commerciali a meno che il Regno Unito non si adegui. Macron discuterà la questione e l’accesso dei pescatori francesi alle acque britanniche durante un incontro con Johnson sabato, a margine del G-7 in Cornovaglia, Inghilterra.

 

 

 

Edith Debord

“When The Going Gets Weird, the Weird Turn Pro”

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