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Prosegue il processo contro Duffy, Fitzsimmons e McCrory: “Le voci degli imputati sono state registrate nel parco di Lurgan”

Un agente sotto copertura dell’MI5 ha raccontato in tribunale le modalità con cui sono stati registrati i tre imputati mentre presumibilmente parlavano del tentato omicidio di agenti della polizia.

Colin Duffy, Harry Fitzsimons e Alex McCrory sono in tribunale accusati di alcuni reati legati all’attacco armato contro la PSNI avvenuto nel 2013 ma i tre repubblicani negano la loro appartenenza all’IRA e di aver diretto azioni di terrorismo.

Fitzsimmons e McCrory negano anche le accuse di tentato omicidio e di possesso di due fucili d’assalto AK47 con le relative munizioni.

Le accuse riguardano l’attacco contro un convoglio della polizia che percorreva la zona di Crumlin Road a Belfast il 5 dicembre 2013.

Martedì, alla Belfast Crown Court, è stata raccolta la testimonianza di un ufficiale dell’MI5, conosciuto solo come “Testimone 9281”, riguardo alle intercettazioni audio e video condotte nel dicembre 2013 contro i tre sospettati.

Tuttavia, prima della deposizione del testimone, gli avvocati della difesa hanno cercato di escludere tre prove audio.

Per gli avvocati gli audio erano al centro dell’azione legale.

Parlando da dietro una tenda, l’ufficiale dell’MI5 ha riferito di aver posizionato 15 microfoni in un parco di Lurgan nel mese di dicembre 2013.

Insieme alle apparecchiature audio l’ufficiale ha detto di aver posizionato una videocamera che trasmetteva le immagini direttamente al quartier generale dei servizi segreti.

Un avvocato della difesa ha chiesto all’ufficiale informazioni su una presunta sostituzione di una delle apparecchiature audio.

Ma il membro dei servizi britannici ha affermato di aver posizionato tutti e 15 i microfoni allo stesso tempo.

Alla domanda sui dettagli tecnici e sulle capacità di registrazione delle apparecchiature, l’ufficiale ha replicato: “Non sono sicuro di poter rispondere per non mettere a repentaglio la sicurezza nazionale”.

Al giudice, che siede nel tribunale Diplock senza il sostegno della giuria, è stato riferito che l’operazione di sorveglianza è iniziata il giorno seguente all’attacco contro il convoglio di polizia ad Ardoyne, North Belfast, durante il quale vennero sparati 14 proiettili contro 3 automezzi della PSNI.

In un’udienza precedente, gli avvocati dell’accusa hanno affermato di poter identificare gli imputati attraverso il video e grazie ad un audio di un’ora, mentre parlavano nel parco pubblico Demesne a Lurgan.

Due esperti nel riconoscimento vocale hanno condotto un’analisi delle registrazioni audio e hanno fornito un moderato sostegno alla tesi che li indicherebbe come le persone che parlavano di come andare avanti “alla luce di Ardoyne, e come richiamare la dirigenza”.

L’avvocato dell’accusa ha anche affermato che la tesi è sostenuta dalle immagini registrate e che gli abiti indossati dai tre sospettati a Demense Park sono simili a quelli sequestrati a casa degli imputati dopo i loro arresti.

“Secondo l’accusa i tre uomini presenti e registrati durante la conversazione a Demense Lane erano Duffy, Fitzsimmons e McCrory”, ha affermato l’avvocato.

“I tre imputati sono stretti associati e sono stati visti insieme dalla polizia prima dell’incontro e sono anche buoni amici” ha aggiunto l’avvocato, indicando che i tre uomini si chiamavano per nome.

I tre uomini avrebbero discusso per quasi un’ora e su argomenti “correlati quasi esclusivamente al terrorismo… non ci sono state discussioni sulle questioni di tutti i giorni”.

Il processo è stato aggiornato.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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